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Neppure il lockdown è servito per limitare uno dei fenomeni più tragici della sinistrosità stradale, quella legata ai bambini, vittime innocenti per eccellenza.

Nonostante tutte le limitazioni al traffico introdotte lo scorso anno a causa della pandemia, infatti, il numero dei minori d’età compresa tra zero e 13 anni che sono deceduti non solo non è diminuito rispetto all’anno precedente “ordinario”, il 2019, ma anzi è aumentato.

 

Quarantuno minori deceduti in incidenti stradali nel 2020

Secondo i dati sempre più preoccupanti forniti dall’apposito osservatorio dell’Asaps, infatti, nel 2020 le piccole vittime sono state 41 in 40 incidenti, una in più rispetto alle 40 registrate nel 2019, comprendendo anche i decessi dei bambini investiti da mezzi agricoli (due nel 2020) e quelli avvenuti nei cortili travolti da genitori o parenti (4 casi).

Fra le 41 piccole vittime, 14 erano straniere o di origine straniera, il 34,1%: nel 2019 erano state 8, pari al 20%. Dei 41 bambini deceduti, poi, 28 erano maschi e 13 femmine. L’osservatorio nel 2020 ha registrato anche 3 bambini morti “prima di nascere” a causa di incidente stradale: tutti in gestanti decedute nell’incidente.

L’osservatorio ha registrato anche 39 incidenti con bambini feriti o decessi avvenuti nei pressi di una scuola o durante il percorso casa/scuola/casa (erano stati 78 nel 2019). In altri due incidenti sono rimasti coinvolti direttamente degli scuolabus (erano stati 19 nel 2019): un netto calo dei sinistri stradali nei pressi delle scuole e col coinvolgimento dei pulmini chiaramente legato ai lunghi periodi di chiusura degli istituti scolastici di ogni ordine e grado causa emergenza sanitaria da Covid-19.

 

Ancora troppo poco rispettate le norme sui seggiolini

Altro aspetto che fa riflettere, delle 41 giovanissime vittime 25, pari al 61%, erano trasportate a bordo dei veicoli (24 nel 2019), il che ripropone drammaticamente il tema del fissaggio dei piccini sui seggiolini con le modalità di sicurezza previste dal Codice della Strada.

Non si conosce il dato di quante fra queste 25 vittime fossero regolarmente allacciate, ma si può ritenere che una percentuale significativa non fosse trasportata a norma, in particolare nei casi di espulsione dall’abitacolo del mezzo dopo lo schianto. Quattro bimbi, poi, erano trasportati su una moto, cinque sono stati travolti con la loro bicicletta, sette mentre erano a piedi per strada.

Statali e Provinciali le strade più a rischio, la Lombardia la regione più colpita

Ma quali sono le strade più a rischio per i piccoli? Il maggior numero di bambini, 20, ha perso la vita sulle strade statali e provinciali, 12 nelle strade urbane e 7 nelle autostrade, mentre due decessi sono  avvenuti in fondi o strade agricole.

Fra le più giovani vittime della strada il numero più alto si conta nella fascia d’età che va da 0 a 5 anni con 16 decessi, da 6 a 10 anni le piccole vittime sono state 15, e 10 invece nella fascia da 11 a 13 anni. In 3 incidenti mortali il conducente del veicolo coinvolto è risultato ubriaco.

Il più alto numero di bambini morti sulle strade lo hanno fatto segnare la Lombardia con 7 vittime, l’Emilia-Romagna, il Lazio, la Puglia e la Toscana con 4.

Scritto da:

Dott. Nicola De Rossi

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