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Fanno riflettere i risultati di un sondaggio, pubblicato dal Sole 24 Ore sabato 3 settembre, sulla propensione degli italiani ad assicurarsi, che risulta estremamente bassa (vedere tabella per il dettaglio).

In realtà, una buona parte del campione ritiene determinati tipi di assicurazione assolutamente necessarie, come quelle sulla vita e di invalidità, che sono da avere per il 62 per cento degli intervistati.

Ma quando poi si va a verificare quali polizze sono state effettivamente sottoscritte, emerge un’altra storia e il valore più elevato risulta essere quello delle polizze di protezione per il mutuo, peraltro contratte da appena il 16 per cento del campione, seguite dalle coperture per caso morte (il 14 per cento). Pochi, ad esempio, quanti hanno sentito l’esigenza di proteggere il proprio immobile con una assicurazione “protezione casa”. Metà del campione non ha in essere alcuna polizza.

Il motivo di questo scarso orientamento per l’assicurazione è presto detto: le cattive esperienze maturate con le compagnie e il giudizio pesantemente negativo sul servizio ricevuto soprattutto sui risarcimenti. Ben il 59 per cento degli intervistati si sono espressi in modo critico su come si sono comportate con loro le assicurazioni quando si è trattato di risarcire un danno. Solo uno su cinque si dice soddisfatto del trattamento ricevuto, ed è un dato che fa pensare.

Scritto da:

Dott. Nicola De Rossi

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