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La media del prezzo effettivamente pagato per la garanzia R.c. auto rilevato per i contratti stipulati nel primo trimestre del 2021 è pari a 367 euro: è questo il dato di partenza del Bollettino Statistico “Iper” pubblicato dall’Ivass lunedì 14 giugno 2021: è bene precisare che non si tratta della somma effettivamente corrisposta dagli assicurati, non comprendendo le spese di gestione e altre spese che incidono sul costo finale del premio.

Dalle rilevazioni dell’Istituto di Vigilanza, il prezzo medio si è ridotto del 6,3% su base annua, ossia rispetto ai primi tre mesi del 2020: meglio di nulla, ma sempre poco considerata la spesa elevata che gli italiani devono sostenere per assicurare i propri veicoli: il 50 per cento degli assicurati paga meno di 330 euro, il 90 per cento meno di 572 euro e solo il 10 per cento meno di 201 euro.

 

La media ammonta a 367 euro, ma con differenze territoriali notevoli

Si ridimensiona leggermente, ma rimane comunque marcato, anche il fenomeno della dispersione dei prezzi a livello geografico, che viene tradizionalmente misurata dall’andamento del differenziale tra il premio medio imponibile di Napoli e di Aosta, storicamente le province, rispettivamente, più e meno costose. Ebbene, nel primo trimestre del 2021 questo differenziale risulta in diminuzione del 5 per cento su base annua, ma permane notevole, ben 211 euro, 447 contro 235 euro.

Le province localizzate al Centro-Sud caratterizzate dalle riduzioni annue di prezzo più significative sono Catanzaro (-9,1 per cento) Roma (-8,4 per cento), Prato (-8,3 per cento), Crotone e Taranto (- 8,1 per cento), Latina, Reggio Calabria e Vibo-Valentia (-7,8 per cento), Massa-Carrara (-7,4 per cento). Anche in alcune aree del Nord si osservano riduzioni di prezzo interessanti (Milano -7,8 per cento; Bologna -7,3 per cento; Gorizia -7,1 per cento; Lodi e Ravenna -6,9 per cento). Le province con riduzione di prezzo inferiori al -4 per cento sono Caserta (-3,9 per cento), Oristano (-3,3 per cento) e Isernia (-3,2 per cento).

Le province campane tradizionalmente più costose (Napoli e Caserta) registrano variazioni in diminuzione del livello di prezzo medio più contenute (rispettivamente pari a -4,6 e, come detto, a -3,9 per cento) rispetto alla media nazionale.

 

La scatola nera non sfonda

Il 22,1 per cento delle polizze stipulate nel primo trimestre del 2021 prevede una clausola con effetti di riduzione del premio legata alla presenza di scatola nera. Il tasso di penetrazione della black box è stabile rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-0,1 per cento su base annua). ma, anche qui, risulta eterogeneo tra le province: quello più elevato si registra a Caserta (67,3 per cento), quello più basso a Bolzano (4,6 per cento)

Per oltre il 40 per cento delle province si osserva una contrazione nel tasso di penetrazione della scatola nera , compresa tra – 4 per cento (Catania) e -0,1 per cento (Ravenna). Circa un quinto delle province presenta riduzioni superiori al -1 per cento: oltre a Catania, Taranto (-3,2 per cento) e Trapani (-3,1 per cento). A livello nazionale, tali riduzioni sono quasi interamente controbilanciate per effetto degli incrementi registrati nelle restanti province, con aumenti più accentuati, pari o superiori al 2 per cento su base annua, in tre province nel Nord Italia (Asti 2,4 per cento; Verbano-Cusio-Ossola 2,3 per cento e Lecco 2,2 per cento).

Nel primo trimestre 2021 la differenza del tasso di penetrazione della scatola nera tra Napoli (56,6 per cento) e Milano (17 per cento), più del triplo, è pari a 39,5 punti percentuali, in lieve riduzione (-0,9 per cento) se confrontato con lo stesso periodo del 2020.

Il bonus protetto

Infine, il 17,7 per cento dei contratti stipulati nel primo trimestre del 2021 prevede la clausola di bonus protetto in virtù della quale, nelle classi di merito previste dall’impresa, viene annullata o mitigata l’evoluzione in malus conseguente al pagamento di sinistri con colpa. Questo tipo di contratti aveva visto una diminuzione tra il 2016 e il 2020 (-5,5 per cento), mentre nell’ultimo anno si rileva una lieve inversione di tendenza  (+0,7 per cento).

Scritto da:

Dott. Nicola De Rossi

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