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La vita di Mattia è stata a lungo appesa a un filo: sospiro di sollievo per i genitori Indagato per lesioni stradali gravissime l’automobilista che gli ha tagliato la strada

Mattia è tornato a casa: un miracolo. In un’estate segnata da un’impressionante sequela di tragici incidenti sulle strade venete costati la vita a tanti giovanissimi, anche bambini, c’è almeno una buona notizia: è stato dimesso dall’ospedale il diciannovenne del posto rimasto coinvolto nel gravissimo sinistro occorso a San Donà di Piave domenica 8 agosto.

Lo scontro è accaduto poco prima delle 17 lungo via Brusade, all’altezza dell’intersezione con via Bastianetto. Il ragazzo stava procedendo per la sua strada in sella alla sua moto Kawasaki Ninja in cui trasportava anche una coetanea, che se l’è cavata con ferite meno gravi, quand’all’improvviso è stato centrato da una Toyota Corolla condotta da un settantunenne di Jesolo che, provenendo dalla direzione opposta di via Brusade, effettuando un’inversione di marcia per parcheggiare sull’altro alto della strada ha invaso la corsia regolarmente impegnata dalla due ruote.

L’impatto è stato violentissimo, il diciannovenne è stato disarcionato dalla motocicletta ed è rovinato sull’asfalto rimanendo esanime a terra: sono stati attimi di terrore per i primi soccorritori, il destino del centauro pareva segnato. Per fortuna però Mattia non ha mollato. Il ragazzo, unitamente all’amica, è stato preso in carico dai sanitari del Suem di San Donà di Piave che, vista l’estrema gravità della situazione, lo hanno trasportato all’ospedale dell’Angelo di Mestre, mentre la passeggera è stata condotta nel nosocomio cittadino.

La vita del giovane è stata a lungo appesa a un filo, i medici dell’Angelo si sono riservati la prognosi per diversi, lunghi e interminabili giorni, di ansia e angoscia per i suoi genitori ma anche per tutta la comunità, dove il diciannovenne è molto conosciuto. Mattia ne avrà ancora per mesi per riprendersi, ha riportato politraumi importanti, svariate fratture (clavicola, femore, anca, costole), un grave trauma pneumotoracico che ha richiesto il drenaggio, è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico, ma è uscito dalla Rianimazione, è stato dichiarato fuori pericolo e mercoledì 18 agosto i sanitari l’hanno anche rimandato a casa, dove lo attende un lungo percorso riabilitativo. Deve restare immobilizzato a letto e prova non pochi dolori, ma è vivo. Un vero miracolo, quasi una seconda nascita per il papà e la mamma, che ringraziano le tante persone che sono state loro vicine in queste ore di spasmodica attesa.

Sull’incidente, data la gravità della prognosi di molto superiore ai 40 giorni, da prassi la Procura di Venezia, tramite del Pubblico Ministero dott. Christian Del Turco, ha aperto un procedimento penale per il reato di lesioni personali stradali gravissime a carico dell’automobilista e ha convalidato il sequestro dei mezzi coinvolti, a cui avevano proceduto già nell’immediatezza gli agenti della polizia locale sandonatese, intervenuta per i rilievi.

Per essere assistiti nel procedimento e nell’iter risarcitorio, il giovane, i suoi familiari e la passeggera trasportata nella moto, attraverso il responsabile della sede di San Donà di Piave, Riccardo Vizzi, si sono affidati a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, che si è già attivata nei confronti della compagni assicurativa di controparte e che metterà a disposizione un proprio consulente tecnico nel caso in cui col magistrato intenda disporre anche una perizia cinematica per meglio chiarire la dinamica dell’incidente.

Caso seguito da:

Dott. Riccardo Vizzi

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Categoria:

Incidenti da Circolazione Stradale

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