Quando si subisce un incidente stradale, le conseguenze non sono solo materiali (danni all’auto), ma spesso riguardano la salute fisica e psicologica delle persone coinvolte. In questi casi, la perizia medico-legale di parte rappresenta uno strumento fondamentale per ottenere un risarcimento davvero adeguato. Non si tratta solo di dimostrare che si è stati feriti, ma di quantificare in modo serio e scientifico la portata delle lesioni, anche quelle più “invisibili”.
Questo articolo spiega perché è così importante, come funziona, quali sono i rischi se non se ne fa una, e che cosa dicono la legge e la giurisprudenza (inclusa la Cassazione) su questo tema.
Indice
Cos’è una perizia medico-legale di parte?
La perizia medico-legale di parte (o relazione medico-legale di parte) è un esame compiuto da un medico specializzato (medico legale) su incarico del danneggiato (e non dell’assicurazione o dell’altra parte) per valutare i danni fisici e non patrimoniali subiti in un incidente, e stimare il nesso di causalità con l’evento.
In pratica, il medico legale:
- analizza la documentazione clinica (cartelle ospedaliere, esami, referti);
- visita la persona lesionata;
- redige una relazione motivata con una quantificazione del danno: giorni di inabilità temporanea, percentuale di invalidità permanente, menomazioni funzionali, psichiche o estetiche, ecc.
- formula un parere tecnico (perizia), che può essere usato nel negoziato con l’assicurazione o in giudizio.
Secondo l’Istituto Medico Legale, la perizia serve anche a stabilire in modo scientifico il nesso di causa tra l’evento dannoso (l’incidente) e le conseguenze sulla salute.
Perché è importante richiedere la perizia medico-legale di parte
Ci sono diversi motivi per cui svolgere una perizia di parte può fare davvero la differenza nella trattativa con l’assicurazione o in sede giudiziale:
- Quantificazione corretta del danno
Le assicurazioni tendono a minimizzare le conseguenze per ridurre il risarcimento: con una perizia indipendente si ha una stima più rigorosa e spesso più elevata. - Nesso di causalità
Non basta dire “sono ferito”: serve dimostrare che le lesioni derivano dall’incidente, non da altri eventi o malattie pregresse. Il medico legale aiuta a chiarire questo punto. - Strumento di negoziazione
Una perizia ben fatta fornisce un “fondamento tecnico” su cui l’avvocato può trattare con l’assicurazione: non si basa solo su offerte arbitrarie, ma su dati obiettivi. - Credibilità in sede giudiziale
Se il risarcimento non si definisce amichevolmente, la perizia di parte costituisce una prova solida in tribunale, che può essere utilizzata come consulenza tecnica di parte (CTP). - Rimborso delle spese per la perizia
Non è detto che si debba pagare tutto di tasca propria senza possibilità di recupero. La Corte di Cassazione ha stabilito che le spese per il consulente tecnico di parte (CTP) possono essere rimborsate se la parte danneggiata vince o ottiene un risultato favorevole. In particolare, con Ordinanza n. 26729/2024 la Cassazione ha riconosciuto che tali spese sono “non superflue” e ripetibili. - Danno non patrimoniale più completo
La perizia di parte può includere aspetti come il danno morale o esistenziale, non solo il danno biologico. Inoltre, recenti pronunce confermano che anche la sofferenza interiore va risarcita. Ad esempio, Cassazione, Ordinanza n. 27102 del 9 ottobre 2025 ha affermato che, in caso di pedone investito, la vittima ha diritto anche al “danno morale” (turbamento interiore) oltre al danno biologico.
Le basi giuridiche: norme e giurisprudenza
La responsabilità nel sinistro stradale (art. 2054 c.c.)
La responsabilità per incidente stradale è sancita dall’art. 2054 del Codice Civile, che prevede obblighi per il conducente e una presunzione di concorso di colpa in caso di scontro.
Tuttavia, come sottolinea la giurisprudenza, quella presunzione ha carattere sussidiario: se è possibile ricostruire la dinamica del sinistro e determinare le condotte colpose, non si applica meccanicamente.
Ciò significa che in molti casi la colpa esclusiva di una parte può essere accertata, e la perizia medico-legale di parte è uno degli strumenti per rafforzare le argomentazioni su danni subiti.
Il ruolo del medico legale secondo la Cassazione
La Corte di Cassazione ha ribadito l’importanza cruciale del medico legale nell’accertamento delle lesioni. In una sentenza resa nella Sezione III Civile (n. 18773/2016), la Cassazione ha stabilito che solo il medico legale può accertare, in modo scientifico, le lesioni, anche quelle non immediatamente evidenti, con il rigore metodologico necessario.
Questo conferma che una perizia basata su competenza medico-legale non è una semplice formalità, ma una prova tecnicamente rilevante per il risarcimento.
Rimborso delle spese per la perizia di parte
Come anticipato, la Cassazione con l’ordinanza n. 26729/2024 ha sancito che le spese per il consulente tecnico di parte (CTP) vanno considerate spese processuali e, se non superflue né eccessive, devono essere rimborsate alla parte vittoriosa.
La sentenza evidenzia anche l’obbligo del difensore di allegare la “nota delle spese” (la documentazione dei costi del perito) al fascicolo di parte al momento del passaggio in decisione.
Altri principi rilevanti
- La Cassazione, in generale, esige che l’accertamento medico-legale segua criteri scientifici e rigore metodologico.
- In materia di risarcimento danni non patrimoniali (biologici, morali, esistenziali), la medicina legale gioca un ruolo chiave per quantificare le conseguenze del trauma.
Rischi di non fare una perizia di parte
Se il danneggiato si affida solo alla perizia offerta dall’assicurazione o a una valutazione amministrativa, corre alcuni rischi:
- Sottovalutazione delle lesioni: il perito dell’assicurazione può stimare menomazioni più basse o ignorare conseguenze psichiche, perché ha interesse a minimizzare il costo del risarcimento.
- Nesso di causalità debole: senza un parere tecnico indipendente, può essere più difficile dimostrare che certe lesioni derivano proprio dall’incidente.
- Negoziazione debole: la controparte può offrire una somma bassa, sapendo che non hai un documento tecnico “pesante” che giustifichi una cifra più alta.
- Perdita di opportunità in tribunale: se si procede al contenzioso, non avere una CTP significa rinunciare a una prova fondamentale per influenzare la decisione del giudice.
- Costi non recuperati: senza il riconoscimento del rimborso delle spese di perizia, potresti dover sostenere costi elevati che non vengono restituiti, ma come detto la Cassazione ha stabilito che il rimborso è possibile se la perizia è “necessaria e non superflua”.
Come scegliere un buon medico legale per la perizia di parte
Per massimizzare l’efficacia della perizia, è importante affidarsi a un medico legale competente e con esperienza. Ecco alcuni criteri da considerare:
- Specializzazione: cerca un medico iscritto all’albo come medico legale e con esperienza in infortunistica stradale.
- Esperienza: verifica che abbia redatto perizie di parte in casi simili (sinistri, danni biologici, trauma psichico).
- Metodologia scientifica: il medico deve documentare la sua analisi clinica, spiegare i criteri usati per il nesso di causalità, argomentare la quantificazione del danno.
- Collaborazione con l’avvocato: il perito di parte spesso collabora con l’avvocato per formulare i quesiti giusti, quindi è utile che capisca anche gli aspetti legali e processuali.
- Trasparenza sui costi: chiedi un preventivo chiaro per la perizia (visita, esame documenti, redazione della relazione) e una stima delle difficoltà che possono sorgere (per esempio, se servono esami integrativi).
Quando richiedere la perizia
Idealmente, la perizia medico-legale di parte dovrebbe essere ordinata quando:
- il danneggiato ha completato la fase di cure (o almeno ha raggiunto una stabilizzazione clinica) — senza questa “stabilizzazione” può essere difficile quantificare le menomazioni permanenti.
- l’avvocato ha la documentazione medica (esami, ricoveri, referti) per sottoporla al perito.
- si prevede una negoziazione con l’assicurazione oppure un’azione giudiziaria con una causa civile per il risarcimento.
La perizia medico-legale di parte è un elemento strategico e tecnico nel risarcimento da incidente stradale: non è una spesa accessoria, ma un investimento che può fare la differenza tra una liquidazione minima e un risarcimento giusto. Grazie alla perizia, è possibile dimostrare con rigore scientifico il nesso tra l’incidente e le conseguenze sulla salute, quantificare in modo preciso le lesioni, e rafforzare la posizione negoziale o processuale.
Inoltre, grazie alla giurisprudenza della Cassazione, le spese per la consulenza tecnica di parte possono essere rimborsate, il che rende l’opzione ancora più conveniente per chi ha subito un danno.
Se sei coinvolto in un sinistro e stai valutando se procedere con una perizia medico-legale di parte, è consigliabile:
- rivolgerti a un avvocato specializzato in infortunistica stradale,
- scegliere un medico legale esperto,
- attivare la perizia al momento giusto.
In questo modo potrai tutelare al meglio i tuoi diritti e massimizzare il risarcimento che ti spetta.
Scritto da:
Emanuele Musollini
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Categoria:
Incidenti da Circolazione StradaleCondividi
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