Il risarcimento dei danni fisici rappresenta un tema di grande rilevanza sia per chi ha subito un danno che per gli operatori del diritto. Si tratta di una questione complessa che coinvolge diversi aspetti giuridici, economici e medici. In questo articolo analizzeremo dettagliatamente come si calcola il risarcimento dei danni fisici, quali sono i criteri adottati e quali sono gli strumenti a disposizione per ottenere un equo indennizzo.
Indice
Cosa si intende per danno fisico?
Il danno fisico, noto anche come danno biologico, è la lesione dell’integrità psicofisica di una persona a seguito di un evento dannoso, come un incidente stradale, un infortunio sul lavoro o un errore medico. Questo tipo di danno può essere temporaneo o permanente e può avere ripercussioni significative sulla qualità della vita della persona colpita.
Tipologie di danno risarcibile
Il risarcimento per danni fisici è generalmente suddiviso in diverse voci:
- Danno biologico: comprende la compromissione della salute fisica e psichica della vittima.
- Danno morale: riguarda la sofferenza e il dolore che la persona ha subito a causa dell’evento lesivo.
- Danno patrimoniale: include i danni economici, come le spese mediche e la perdita di reddito.
- Danno esistenziale: riguarda la compromissione della qualità della vita e delle attività quotidiane.
- Danno da perdita di chance: si riferisce alla possibilità persa di ottenere benefici futuri a causa del danno subito.
- Danno riflesso: riguarda i danni subiti indirettamente dai familiari della vittima.
Come si calcola il danno biologico?
Il calcolo del danno biologico avviene attraverso delle tabelle medico-legali, che assegnano un valore economico al grado di invalidità permanente o temporanea.
Invalidità permanente
L’invalidità permanente viene espressa in punti percentuali e quantifica la riduzione della capacità psico-fisica della persona. Le tabelle di riferimento più utilizzate in Italia per il calcolo del risarcimento sono:
- Le tabelle del Tribunale di Milano (utilizzate a livello nazionale come parametro di riferimento principale per il risarcimento dei danni fisici da incidente stradale e malasanità).
- Le tabelle INAIL, utilizzate per gli infortuni sul lavoro.
Il calcolo dell’invalidità permanente si basa su questi fattori:
- Età del danneggiato: più la persona è giovane, maggiore sarà il valore economico assegnato al punto di invalidità.
- Percentuale di invalidità: viene determinata da un medico legale durante la sua perizia sulla base del danno subito.
Invalidità temporanea
L’invalidità temporanea si riferisce al periodo durante il quale la persona ha subito una riduzione della capacità lavorativa e della qualità della vita a seguito dell’evento dannoso. Il calcolo avviene considerando:
- Giorni di inabilità totale (100%): giorni in cui la persona è stata completamente impossibilitata a svolgere le proprie attività quotidiane.
- Giorni di inabilità parziale (50%, 25% ecc.): periodi in cui la persona ha potuto riprendere alcune attività ma con limitazioni.
- Valore giornaliero dell’invalidità: viene stabilito annualmente dalle tabelle di legge.
Il danno morale: come viene quantificato?
Il danno morale conseguente a un danno fisico rappresenta il dolore interiore, la sofferenza psichica e lo stress emotivo che una persona subisce a causa dell’evento lesivo. Questo tipo di danno si distingue dal danno biologico perché non riguarda la compromissione fisica dell’individuo, ma piuttosto il turbamento emotivo e psicologico che ne deriva.
Ad esempio, una persona che ha subito un grave incidente stradale potrebbe soffrire di ansia, depressione o stress post-traumatico, anche dopo la guarigione fisica. Il danno morale può incidere sulla qualità della vita della vittima, limitandone le attività quotidiane e le relazioni sociali.
Nel contesto del risarcimento, il danno morale viene calcolato spesso in proporzione al danno biologico, utilizzando un coefficiente moltiplicativo.
Un giudice può decidere di aumentare o ridurre il risarcimento del danno morale sulla base di elementi specifici come:
- Intensità della sofferenza
- Durata del dolore
- Condizioni psicologiche della vittima
Il danno morale viene generalmente quantificato con un incremento percentuale del risarcimento del danno biologico. In alcuni casi, il coefficiente moltiplicativo utilizzato varia tra 1.2 e 2, ma può essere modulato a seconda della gravità del disagio subito dalla vittima.
Inoltre, la valutazione del danno morale può essere influenzata da:
- La tipologia e la gravità dell’evento lesivo
- La durata della sofferenza psicologica
- La necessità di supporto psicologico o psichiatrico
- Le dichiarazioni della vittima e le perizie di specialisti del settore
Il risarcimento per il danno morale è riconosciuto sia nei casi di incidenti stradali che negli infortuni sul lavoro, nelle responsabilità mediche e in altre situazioni in cui il danno fisico provoca conseguenze psicologiche rilevanti.
Il danno patrimoniale: calcolo delle spese sostenute
Il danno patrimoniale comprende:
- Spese mediche: cure, fisioterapia, farmaci, interventi chirurgici.
- Spese per assistenza: badanti, fisioterapisti, supporto domiciliare.
- Perdita di reddito: in caso di inabilità lavorativa temporanea o permanente.
- Adattamenti dell’ambiente domestico: modifiche per disabili in caso di gravi invalidità.
Per dimostrare queste spese, è fondamentale conservare tutte le ricevute e fatture.
Esempio di calcolo del risarcimento
Supponiamo che una persona di 35 anni subisca un danno biologico con un’invalidità permanente del 10% e un’invalidità temporanea di 60 giorni (di cui 30 al 100% e 30 al 50%). Secondo le tabelle del Tribunale di Milano:
- Il valore del punto di invalidità per un 35enne è di circa 3.500€.
- Per il 10% di invalidità, il calcolo è 3.500€ × 10 = 35.000€.
- Per l’invalidità temporanea, se il valore giornaliero è 100€, il calcolo sarà:
- 30 giorni al 100%: 100€ × 30 = 3.000€
- 30 giorni al 50%: 50€ × 30 = 1.500€
- Totale danno biologico + invalidità temporanea: 39.500€.
- Se si aggiunge il danno morale con coefficiente 1.5, il totale diventa 59.250€.
- A questo si sommano le spese mediche documentate e l’eventuale perdita di reddito.
Come ottenere il risarcimento?
Per ottenere il risarcimento, è necessario seguire questi passaggi:
- Accertamento medico-legale: una perizia certifica il danno subito.
- Richiesta danni all’assicurazione: in caso di incidente stradale o infortunio sul lavoro.
- Trattativa con la controparte: l’assicurazione propone un risarcimento.
- Eventuale azione legale: se la proposta non è equa, si può ricorrere al tribunale.
Il calcolo del risarcimento per danni fisici è un processo articolato che tiene conto di molteplici variabili. È fondamentale affidarsi a esperti, come avvocati specializzati e medici legali, per ottenere il giusto indennizzo. Inoltre, l’aggiornamento delle tabelle di riferimento e la corretta documentazione del danno sono elementi chiave per massimizzare il risarcimento.
Se hai subito un danno fisico e desideri ottenere il giusto risarcimento, affidati a professionisti del settore per una valutazione dettagliata del tuo caso.
Scritto da:

Emanuele Musollini
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Categoria:
Incidenti da Circolazione StradaleCondividi
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