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Pur essendo appena ripreso, il processo sanzionatorio dell’Ivass nei confronti delle compagnie di assicurazione colpisce già duramente.

 

Sanzioni sospese a maggio e giugno per le modifiche dei regolamenti

Com’è noto, per i mesi di maggio e di giugno 2019 il bollettino mensile dell’istituto di vigilanza non ha praticamente riportato sanzioni a causa delle modifiche modifiche ai regolamenti dello stesso istituto di vigilanza concernenti la procedura di irrogazione delle sanzioni amministrative pecuniarie, che riconoscono maggiori prerogative difensive e, di conseguenza, dilatano ulteriormente i termini.

 

Reso obbligatorio il contenzioso rafforzato

In esterna sintesi, a monte del provvedimento n. 86 emanato dall’Organo di controllo il 14 maggio 2019, la sentenza n. 2043 del 28 marzo 2019 con cui il Consiglio di Stato ha annullato, dichiarandolo illegittimo, l’articolo 10 del Regolamento Ivass n. 1/2013 nella parte in cui non prevedeva l’instaurazione del contraddittorio con l’organo che, ricevuta la proposta sanzionatoria dagli uffici competenti, è chiamato a irrogare la sanzione: il cosiddetto contraddittorio rafforzato. I soggetti destinatari della contestazione ora avranno la possibilità di inviare al Direttorio integrato dell’Ivass ulteriori osservazioni scritte nel termine di 30 giorni dalla ricezione della proposta di sanzione predisposta a conclusione della fase istruttoria. Termini che in alcuni casi, in questa fase di passaggio, possono arrivare a 60 giorni. Di qui il “blocco”.

 

A luglio multe per 363.614 euro

Ma nel bollettino pubblicato dall’istituto il 30 agosto 2019 per il mese di luglio 2019 si dà conto dell’emissione delle ordinanze, che dunque sono riprese. E pur essendo datate – le prime – 19 luglio, e non essendone state notificate a broker e intermediari, a parte una da mille euro, in meno di metà mese ne sono state emesse a carico delle sole compagnie già 50 contestando violazioni varie, la principale delle quali rimane il mancato rispetto nei sinistri Rc auto dei termini per la formulazione dell’offerta di risarcimento, per un ammontare di ben 363.614,08 euro.

 

Il “podio”

In testa alla disonorevole graduatoria troviamo la compagnia Nobis, con due sole ma pesanti sanzioni per un totale di 80.533,33 euro: a podio anche Amissima, con tre ordinanze a carico per 44.700 euro, e Sara Assicurazioni, sempre con tre sanzioni per 43.600 euro. Il record del numero di ordinanze sanzionatorie spetta invece a UnipolSai con 12, per un totale di 31.470,75 euro.

Scritto da:

Dott. Nicola De Rossi

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