Hai bisogno di aiuto?
Skip to main content

Sono sempre più numerosi gli interventi, anche sazionatori, del Garante per la protezione dei dati personali, ma fa sicuramente clamore quello attuato nei confronti del celebre e sempre più gettonato social network Tik Tok, nei cui confronti il dott. Pasquale Stanzione ha mandato un segnale forte.

L’Autorità, con un provvedimento d’urgenza adottato il 7 luglio 2022 e reso pubblico l’11 luglio, ha avvertito la piattaforma che è illecito utilizzare dati personali archiviati nei dispositivi degli utenti per profilarli e inviare loro pubblicità personalizzata in assenza di un esplicito consenso.

Tik tok aveva annunciato l’invio ai propri utenti di pubblicità “personalizzata”

Nelle scorse settimane, infatti, il social network aveva informato i propri utenti che, a partire dal 13 luglio 2022, le persone maggiori di 18 anni sarebbero state raggiunte da pubblicità “personalizzata”, basata cioè sulla profilazione dei comportamenti tenuti nella navigazione su TikTok. E aveva modificato la sua privacy policy prevedendo come base giuridica per il trattamento dei dati non più il consenso degli interessati, ma non meglio precisati “legittimi interessi” di Tik Tok e dei suoi partner.

Il Garante apre un’istruttoria, il mutamento della base giuridica è incompatibile con le norme

Il Garante aveva immediatamente avviato un’istruttoria sulla modifica della privacy policy e chiesto informazioni al social network, che aveva individuato appunto nel proprio “legittimo interesse” la base giuridica per il trattamento dei dati relativi alla pubblicità. Sulla base degli elementi forniti dalla Società, tuttavia, l’Autorità ha concluso che tale mutamento della base giuridica risulta incompatibile con la direttiva europea 2002/58, la cosiddetta direttiva “ePrivacy” , e con l’art. 122 del Codice in materia di protezione dei dati personali (che ne dà attuazione), norme che prevedono espressamente come base giuridica “per l’archiviazione di informazioni, o l’accesso a informazioni già archiviate, nell’apparecchiatura terminale di un abbonato o utente” esclusivamente il consenso degli interessati.

 

Serve sempre il consenso degli utenti ed è a rischio a tutela dei minori

Oltre alla base giuridica inadeguata, il Garante ha messo in luce un altro aspetto che desta particolare preoccupazione e che riguarda la tutela dei minori iscritti alla piattaforma. Le attuali difficoltà mostrate da TikTok nell’accertare l’età minima per l’accesso alla piattaforma – ha infatti osservato l’Autorità – non consentono di escludere il rischio che la pubblicità personalizzata basata sul legittimo interesse raggiunga i giovanissimi, con contenuti non appropriati.

Il dott. Stanzione ha “avvisato” la società minacciando sanzioni

L’Autorità italiana, avvalendosi di uno dei poteri previsti dal Regolamento Ue, ha pertanto inviato un “avvertimento” formale alla Società, avvisando che un trattamento effettuato sulla base giuridica del “legittimo interesse”, almeno in relazione alle informazioni archiviate sui dispositivi degli utenti, si porrebbe al di fuori della cornice normativa in vigore, con le evidenti conseguenze, anche di carattere sanzionatorio. E il garante si è pertanto riservata l’adozione di eventuali provvedimenti anche di urgenza qualora TikTok non recedesse dal proprio proposito.

La violazione della direttiva “ePrivacy” ha peraltro consentito al Garante di intervenire direttamente e in via d’urgenza nei confronti di Tik Tok, al di fuori della procedura di cooperazione prevista dal Gdpr, che avrebbe visto l’esercizio dell’iniziativa da parte dell’Autorità di protezione dati irlandese, Paese ove Tik Tok ha fissato il proprio stabilimento principale.

 

Interessati anche il Comitato europeo delle autorità di protezione e quella irlandese

In ogni caso, poiché anche il trattamento di informazioni diverse rispetto a quelle archiviate sui dispositivi degli utenti sulla base del legittimo interesse appare incompatibile con la disciplina europea in materia di protezione dei dati personali – in questo caso quella dettata dal Gdpr -, il Garante ha contestualmente informato il Comitato europeo delle autorità di protezione dei dati personali e l’Autorità irlandese, perché valutino le ulteriori iniziative da intraprendere.

Un monito che alla fine è stato accolto. Con comunicazione del 12 luglio 2022, a seguito dell’avvertimento del Garante Privacy, Tik Tok ha sospeso il passaggio al legittimo interesse come base giuridica per la pubblicità “personalizzata” per le persone maggiori di 18 anni, cioè fondata sulla profilazione dei comportamenti tenuti nella navigazione sulla piattaforma. L’Autorità per la protezione dei dati personali ha preso atto della decisione “responsabile” del social network dichiarandosi pronta a un dialogo finalizzato alla ricerca del bilanciamento tra interessi economici e diritti degli utenti.

Scritto da:

Dott. Nicola De Rossi

Vedi profilo →

Categoria:

Contenziosi con Aziende

Condividi

Affidati a
Studio3A

Nessun anticipo spese, pagamento solo a risarcimento avvenuto.

Contattaci

Articoli correlati


Skip to content