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Sono sempre più allarmanti i numeri relativi agli incidenti stradali nel nostro Paese. Nei giorni scorsi l’Istat, in collaborazione con l’Automobil Club d’Italia, attraverso la raccolta di dati completi e tempestivi che coinvolgono tutti gli organi di polizia stradale, ha pubblicato la stima preliminare del periodo gennaio-giugno 2017.

Ebbene, nel primo semestre del 2017 si conferma una riduzione sia del numero di incidenti stradali sia di quello dei feriti, con flessioni del 4 e del 5% in media rispetto ai dati consolidati dello stesso periodo del 2016, ma si registra anche e soprattutto una preoccupante inversione di tendenza per le vittime, che tornano a crescere, con incrementi compresi tra il 6,7 e l’8,2%.

Scendendo nel dettaglio, nei primi sei mesi del 2017 si calcola che gli incidenti stradali con lesioni a persone in Italia siano stati 82.525, mentre la stima preliminare dei morti entro il trentesimo giorno è pari a 1.623 persone, e quella dei feriti a 116.137.

Nei primi sei mesi dell’anno, con riferimento agli anni di benchmark per le decadi sulla sicurezza stradale, il numero di morti scende mediamente del 17-18% rispetto al primo semestre 2010 e del 50-51% nel confronto con lo stesso periodo del 2001. La tendenza all’aumento della mortalità registrata nel primo semestre 2017, rispetto al periodo gennaio-giugno 2016, allontana però ulteriormente l’obiettivo europeo di riduzione del 50% delle vittime entro il 2020.

L’indice di mortalità, calcolato come rapporto tra il numero dei morti e il numero degli incidenti con lesioni a persone moltiplicato 100, è pari a 2,0, in aumento rispetto al il primo semestre 2016 (1,8). L’aumento delle vittime nel primo semestre del 2017 è dovuto soprattutto all’incremento registrato su autostrade e su strade extraurbane. A partire dai dati forniti dalla Polizia Stradale, si registra, infatti, un consistente aumento del numero delle vittime sulle autostrade: da 117 morti registrati nel primo semestre del 2016 a 149 nello stesso periodo del 2017 (+27,4%). Anche per le strade extraurbane, considerando tutti gli organi di rilevazione, si registra un aumento delle vittime, compreso tra l’11 e il 12%.

Certo queste risultanze vanno anche correlate all’aumento nel primo semestre 2017 dell’8,6% delle prime iscrizioni di autovetture, e delle percorrenze medie annue sulle autostrade rispetto allo stesso periodo 2016, del 2,7% per i veicoli leggeri e del 3,6% per i veicoli pesanti, ma si tratta pur sempre di numeri impressionanti, indegni di un Paese civile e che continuano a richiamare le istituzioni a interventi forti. E qui non può non passare inosservata la mancata approvazione, prima della fine della Legislatura, del Ddl che avrebbe dovuto introdurre un inasprimento delle sanzioni accessorie alla prima violazione con la sospensione della patente per chi guida “smanettando” con gli smartphone, diventati ormai una delle principali cause delle tragedie sulle strade.

Scritto da:

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Dott. Nicola De Rossi

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