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L’inchiesta ha confermato le pesanti responsabilità del conducente della vettura che ha travolto la moto dell’appena 23enne di Chirignago il 24 luglio 2022 sulla Miranese

Si avvicina l’ora della giustizia per i familiari di Lorenzo Piran, l’appena ventitreenne di Chirignago (Ve) deceduto in seguito a un tragico incidente occorsogli nella tarda serata del 24 luglio 2022 mentre procedeva con la sua moto in via Miranese, poco distante da casa. Al termine delle indagini preliminari, il Pubblico Ministero titolare del relativo procedimento penale per omicidio stradale in capo all’automobilista che lo ha travolto, tagliandogli la strada con una sciagurata e neppure segnalata manovra di svolta a sinistra, la dott.ssa Laura Cameli, ne ha chiesto il rinvio a giudizio: si tratta di un oggi quarantenne di origine moldava ma residente a Mestre, I. D. Riscontrando l’istanza, il Gup del Tribunale lagunare, dott.ssa Daniela De Fazio, ha dunque fissato per il 28 aprile 2024, dalle ore 9.30, l’udienza preliminare di un processo dal quale i congiunti della vittima, seguiti da Studio3A-Valore S.p.A., si aspettano risposte.

Piran, che di lì a un mese e mezzo si sarebbe laureato in Economia Aziendale all’Università Ca’ Foscari di Venezia, quella maledetta domenica, verso le 22.40, stava percorrendo la Miranese in direzione Mestre in sella alla sua Kawasaki Ninja quando, in corrispondenza del civico 251, I. D., che sopraggiungeva nell’opposto senso di marcia, verso Spinea, alla guida di una Bmw 320 D, svoltando a sinistra senza concedergli la dovuta precedenza, lo ha colpito in pieno: inutili i disperati tentativi del motociclista di frenare per evitare l’urto, tremendo. Il resto, purtroppo, è tristemente noto: Piran, nell’impatto contro la vettura e nella rovinosa caduta a terra ha riportato politraumi gravissimi e uno shock emorragico massivo; trasportato in condizioni disperate all’ospedale dell’Angelo, è spirato poco dopo la mezzanotte, il 25 luglio, i sanitari non hanno potuto nulla per salvarlo.

L’automobilista è stato iscritto fin da subito nel registro degli indagati e l’inchiesta non ha fatto che confermare le sue pesanti responsabilità. “La causa innescante del sinistro è da ricondursi alla condotta del conducente della Bmw, il quale poneva in essere una svolta alla propria sinistra, verso un accesso privato, senza preventivamente segnalare le proprie intenzioni mediante l’accensione dell’indicatore di direzione e senza avvedersi del sopraggiungere, nella direzione opposta, del motociclo condotto da Lorenzo Piran, al quale avrebbe dovuto concedere la precedenza, violando quanto previsto negli articoli 145 e 154 del Codice della Strada” conclude nella sua perizia cinematica l’ingegner Mario Piacenti, il consulente tecnico d’ufficio a cui il Sostituto Procuratore ha conferito l’incarico di ricostruire nei dettagli la dinamica, le cause e tutte le responsabilità del terribile scontro, i cui rilievi sono stati effettuati dal reparto motorizzato della Polizia Locale di Venezia: alle operazioni peritali ha partecipato e fornito il suo apporto anche il perito industriale Alberto Conte quale consulente tecnico di parte messo a disposizione a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini a cui sono si sono affidati, per essere assistiti, attraverso il general manager Riccardo Vizzi, i genitori, il fratello e la compagna cel giovane.

Di qui, dunque, a conclusione delle indagini preliminari, la richiesta di processo da parte del magistrato inquirente nei confronti dell’indagato, a cui la dott.ssa Cameli imputa di aver causato la morte del giovane per “colpa consistita in negligenza, imprudenza e imperizia nella guida e nella violazione delle norme che presiedono alla circolazione stradale (artt. 145 e 154 Cds), e segnatamente per aver omesso di prestare la dovuta precedenza a Lorenzo Piran che procedeva a bordo del suo motociclo nell’opposta corsia di marcia, collidendo con la propria auto contro il suddetto motociclo occupando la sua corsia di marcia nell’intento di effettuare una svolta a sinistra” per citare l’atto.

Attraverso Studio3A, i familiari della giovane vittima sono già stati integralmente risarciti dalla compagnia di assicurazione dell’auto, ma ora si aspettano anche un’adeguata condanna in sede penale per il responsabile dell’incidente che ha strappato loro per sempre Lorenzo.

Caso seguito da:

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Dott. Riccardo Vizzi

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Categoria:

Incidenti da Circolazione Stradale

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