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La tragedia giovedì sera sul lungomare, la coppia stava rincasando in bicicletta. I familiari della vittima chiedono che sia fatta piena luce sui fatti e giustizia

Saranno celebrati lunedì 20 giugno 2022, alle ore 10, nella chiesa di San Giuseppe Moscati di Triggiano, in provincia di Bari, la cittadina di cui era originaria e dove aveva sempre vissuto fino a pochi mesi fa, i funerali di Stefania Viterbo, la trentanovenne travolta e uccisa da un’auto “impazzita” con il compagno Alberto Catani, 42 anni, sul lungomare di Marina di Montemarciano (Ancona) nella tarda serata di giovedì 16 giugno, mentre la coppia stava rincasando in bicicletta: una tragedia immane.

I due fidanzati erano appena usciti, da cinque minuti, da un ristorante del posto, alle 23.30 circa, e stavano rientrando a Montemarciano, dove risiedevano, pedalando a bordo strada in via Lungomare tra gli stabilimenti balneari “Da Nialtri” e Chalet quando, per motivi che dovranno essere chiariti dall’inchiesta della magistratura, sono stati falciati alle spalle dalla Fiat Panda condotta da una cameriera trentottenne del luogo, con la figlioletta di sette anni seduta a fianco, che ha completamente perso il controllo della vettura sbandando sulla destra e travolgendo, dopo i due ciclisti, anche un camper in sosta e la colonnina di un parchimetro, prima di finire capottata. 

Per Stefania e Alberto, scagliati a venti metri di distanza a causa del violentissimo impatto, non c’è stato nulla da fare: lei è morta praticamente sul colpo, il suo compagno poco dopo. Non hanno neppure avuto il tempo di rendersi conto del loro drammatico destino. Unica consolazione, la bambina, quanto meno, è uscita pressoché (fisicamente) illesa, come del resto la madre. 

Il Pubblico Ministero della Procura di Ancona, dott. Andrea Laurino, ha ovviamente subito aperto un procedimento penale per duplice omicidio stradale a carico della conducente dell’utilitaria, posta inizialmente anche in arresto, salvo poi essere liberata per insussistenza di esigenze cautelari, in attesa degli esiti degli esami tossicologici a cui è stata sottoposta in ospedale. Il Sostituto Procuratore non ha tuttavia ritenuto necessario disporre l’autopsia sulle due vittime, essendo chiaro che il decesso è stato dovuto ai gravissimi politraumi conseguenti all’investimento, e già venerdì 17 giugno ha dato il nulla osta per la sepoltura e, con esso, la possibilità alle due famiglie di origine di fissare la data dei funerali. 

Già quest’oggi, sabato, la salma di Stefania è dunque partita alla volta di Triggiano, la città che aveva lasciato da pochi mesi per raggiungere l’amato fidanzato Alberto a Montemarciano, nelle Marche, e iniziare con lui una vita assieme. Come detto, le esequie si terranno lunedì, alle 10, nella chiesa di San Giuseppe Moscati, ma quanti vorranno potranno darle un saluto anche domenica 19 giugno, dalle 8 alle 13, nella camera ardente allestita presso il cimitero cittadino, e saranno sicuramente in tantissimi a farlo: Stefania Viterbo era molto conosciuta e ben voluta da tutti anche per il lavoro a stretto contatto con la gente che svolgeva nel centro pugliese, quello di parrucchiera.

La donna lascia in un dolore immenso i genitori Filippo e Maria Stella, il fratello Gianluca e la sorella Maria Rosaria, che ora chiedono con forza che sia fatta piena luce su questa inspiegabile tragedia e giustizia per la loro cara e per questo, attraverso il consulente legale per le Marche Andrea Polverini e l’Area Manager Puglia e responsabile della sede di Bari, Sabino De Benedictis, si sono affidati a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, unitamente, per la parte strettamente penale, all’avv. Massimo Cesca, del Foro di Macerata. 

Caso seguito da:

Andrea Polverini

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Categoria:

Incidenti da Circolazione Stradale Press

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