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L’udienza preliminare del processo a carico di un 37enne di Potenza Picena, dove si è consumata la tragedia il 3 agosto 2021, è stata fissata per il 20 luglio

Nulla e nessuno, purtroppo, porteranno riportare indietro l’anconetano Massimiliano Biagioli, ma a meno di un anno dal tragico incidente di cui è rimasto vittima, a soli 43 anni, i suoi cari potranno quanto meno ottenere un po’ di giustizia. A conclusione delle indagini preliminari sul sinistro, accaduto la sera del 3 agosto 2021 a Porto Potenza Picena (Mc), il Pubblico Ministero titolare del fascicolo, il dott. Claudio Rastrelli, ha chiesto il rinvio a giudizio per il reato di omicidio stradale per l’automobilista del luogo, iscritto fin da subito sul registro degli indagati, che ha investito e ucciso il pedone: si tratta di P. T., oggi 37 anni. Riscontrando la richiesta, il Gup del Tribunale, il dott. Claudio Bonifazi, ha fissato l’udienza preliminare del processo per il 20 luglio, alle 9.20, presso il palazzo di giustizia di via Pesaro. 

Il drammatico investimento si è verificato lungo la Statale 16, all’altezza del km 331, in prossimità dell’ingresso del Camping Regina. Biagioli stava proprio raggiungendo a piedi la struttura per andare a trovare un amico che vi si trovava in vacanza quando l’indagato, che procedeva in direzione nord, alla guida della sua Seat Ibiza, “per colpa consistita in negligenza, imperizia e imprudenza, nonché nell’inosservanza delle norme del codice della strada (in particolare l’art. 141), lo investiva, causandone la morte” per citare la richiesta del magistrato. Il quarantatreene è stato caricato sul cofano, ha urtato con violenza contro il parabrezza dell’auto, infrangendolo, ed è stato sbalzato sull’asfalto riportando lesioni fatali, in particolare un gravissimo trauma cranico e toracico: è deceduto praticamente sul colpo.

Massimiliano ha lasciato in un dolore immenso il papà e la sorella i quali, per essere supportati, attraverso il consulente legale Andrea Polverini, si sono affidati a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, che ha già chiuso la questione risarcitoria con la compagnia di assicurazione della vettura per i propri assistiti, che sono stati risarciti. Ora però i congiunti della vittima si aspettano una risposta dalla giustizia penale, anche per chiudere definitivamente il doloroso capitolo giudiziario di una ferita che per il resto non si rimarginerà mai.

Caso seguito da:

Andrea Polverini

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Categoria:

Incidenti da Circolazione Stradale

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