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Nell’ennesimo, tristissimo, bollettino “di guerra” pubblicato dall’AsapsAssociazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale, presieduto dal dott. Giordano Biserni – è presente il numero dei pedoni travolti e uccisi sulle strade italiane nei primi venti giorni di agosto: dati inquietanti che non possono non far riflettere sulla necessità di implementare la sicurezza e di lavorare sulla prevenzione.

Il report dell’Osservatorio Pedoni

Il 21 agosto 2023 l’Asaps ha pubblicato il suo “Osservatorio Pedoni”, una mappa aggiornata in tempo reale dove si possono ritrovare, con la via del luogo, l’età della persona e i veicoli implicati, tutti i dettagli degli omicidi stradali che hanno coinvolto i pedoni, una categoria che convive costantemente con un elevatissimo rischio di vita.

I numeri sono, purtroppo, emblematici: nei primi venti giorni di agosto sono deceduti già 31 pedoni e se si allarga lo sguardo al 2023 – da gennaio ad oggi – i morti complessivi sono 260: 165 uomini e 95 donne. Senza contare il fatto che questi dati non contemplano i feriti gravi, che spesso perdono la vita in un secondo momento negli ospedali a causa dei gravissimi politraumi riportati.

Gli anziani sono i più colpiti

Una categoria fragile si diceva, così come quella degli anziani, i quali sono purtroppo i più vulnerabili. Ben 129 pedoni, infatti, avevano più di 65 anni e solo nell’ultima settimana sono morti ben cinque ultraottantenni. L’altro lato della medaglia – non meno dolente – vede 11 pedoni minorenni che hanno perso la vita sulle strade.

Aggravante ulteriore per gli automobilisti è che in molti sono stati investiti ed uccisi in quelli che dovrebbero essere i luoghipiù sicuri”, ossia marciapiedi e strisce pedonali, nonostante gravi sui conducenti la decurtazione di ben otto punti sulla patente di guida in caso di mancata precedenza.

Strage nel Lazio, Campania e Lombardia subito dietro

Se si analizzano le regioni in cui sono più frequenti gli investimenti mortali, si trova al primo posto il Lazio, che conta 43 decessi (22 nella sola Roma), una vera e propria strage. Subito sotto in questa speciale classifica di demerito ci sono Campania, 29 morti, Lombardia, 27, poi Veneto ed Emilia Romagna con 25.

Il mese dove sono stati registrati più decessi è gennaio, dove la visibilità si riduce sensibilmente a causa delle poche ore di sole, che conta 53 morti. Nei mesi estivi, però, il trend è altrettanto negativo: 32 a giugno, 38 a luglio e, infine, ad agosto – solo nei primi 20 giorni, come detto – il computo arriva già a 31.

Confrontando i dati Asaps del 2023 con quelli recentemente pubblicati dall’Istat per il 2022 emerge che nei primi due mesi d’estate – giugno e luglio – quest’anno è stato registrato un andamento ancor più negativo: nel 2022 erano deceduti 28 pedoni a giugno e 35 a luglio. Sono addirittura 7 le vite spezzate in più quest’anno.

Un’analisi che invoca ad una maggiore sicurezza

I dati devono far ragionare, specie quando si parla di decessi: leggere solamente “freddi numeri’”, spesso, non riesce a trasmettere il reale dolore che famiglia ed amici subiscono per la singola morte di un proprio caro. Il messaggio che deve trasparire come diretta conseguenza è chiaro: servono precauzioni per questa continua scia di sangue, che pare proseguire imperterrita.

Prevenzione, pene ancor più severe e la necessità generale di una maggiore attenzione quando si guida un veicolo sono elementi che devono stare alla base per provare a cambiare in meglio le cose, tutti riguardi che anche l’Asaps stesso, come Studio3A, promuove e sostiene fermamente.

Scritto da:

Dott. Andrea Biasiolo

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Categoria:

Incidenti da Circolazione Stradale

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