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Indagati per l’ancora “oscuro” sinistro un 30enne per omissione di soccorso e guida in stato di ebbrezza e una 25enne per omicidio stradale. L’incarico sarà conferito mercoledì

Il Publico Ministero della Procura di Treviso, dott.ssa Barbara Sabattini, ha disposto l’attesa e fondamentale perizia cinematica per accertare la dinamica, le cause e, soprattutto, le responsabilità del tragico e ancora tutto da chiarire incidente costato la vita, a soli 44 anni, a Livio Babetto, di Noale, nel Veneziano, e accaduto la notte di sabato 17 dicembre a Quinto di Treviso, lungo la Noalese. 

Com’è tristemente noto, la vittima, autotrasportatore, che stava andando a prelevare il suo camion, per iniziare una giornata di lavoro, alla guida di una Opel Meriva, sarebbe stato prima tamponato e scagliato fuori strada dalla Nissan Qashqai condotta da G. B., 30 anni, residente a Treviso – il quale, però, non si è fermato a prestargli soccorso e, rintracciato dopo poche ore dagli agenti della Polizia Stradale della Marca, è pure risultato positivo all’alcoltest -, e successivamente sarebbe stato centrato anche dalla Renault Clio guidata da una 25enne, E. R., residente a Morgano. I due automobilisti sono entrambi indagati: al primo vengono (per ora) contestati i reati di fuga e omissione di soccorso nonché di guida in stato di ebbrezza, alla seconda quello di omicidio stradale. 

Il Sostituto Procuratore titolare del procedimento penale aveva già disposto l’autopsia sulla salma di Babetto per stabilire la cause del decesso: l’esame è stato effettuato il 23 dicembre, all’obitorio dell’ospedale Ca’ Foncello di Treviso, dal medico legale dott. Alberto Furlanetto, il consulente tecnico d’ufficio nominato dal magistrato, e ha confermato che la morte è stata dovuta al grave politraumatismo, soprattuto al capo e al collo, subìto in conseguenza del sinistro.

Ma per fare piena luce sui fatti, data anche l’estrema complessità dell’incidente, era necessario disporre anche un accertamento tecnico non ripetibile ad hoc finalizzato alla sua dettagliata ricostruzione dinamica, che era stato già preannunciato e che ora, con avviso del 25 gennaio, è stato formalmente ordinato dalla dott.ssa Sabattini.

L’incarico sarà conferito il prossimo mercoledì primo febbraio 2023, alle ore 10, negli uffici della Procura di Treviso, all’ing. Riccardo Bonaventura. Alle operazioni peritali parteciperà anche l’ing. Pierluigi Zamuner quale consulente tecnico di parte indicato da Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini a cui, attraverso il responsabile della sede di Treviso, Diego Tiso, si sono rivolti i familiari della vittima, unitamente all’avvocato del foro della Marca Andrea Piccoli, e che per la perizia autoptica ha messo a disposizione quale consulente per la famiglia di Babetto il medico legale dott.ssa Alessandra Rossi. 

Il quarantaquattrenne ha lasciato in un dolore immenso i genitori, Bruna ed Ennio, la sorella Silvia e la nipote Greta, oltre alla compagna Roberta. I quali chiedono non solo giustizia ma anche, prima ancora, la verità sui tragici eventi di quella “maledetta” notte e per questo hanno accolto con estremo favore questo approfondimento d’indagine che ha ritenuto di effettuare la Procura trevigiana. 

Caso seguito da:

Diego Tiso

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Categoria:

Incidenti da Circolazione Stradale

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