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Il Consiglio dei Ministri, il 18 settembre 2023, ha approvato un disegno di legge sul tema della sicurezza stradale e delega per la revisione del Codice della Strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285. Aumento generale delle sanzioni per uso del cellulare, eccesso di velocità e parcheggio “selvaggio” sono le principali questioni affrontate nella conferenza unificata.

Il primo ministro Giorgia Meloni si dice estremamente soddisfatta per il lavoro del collega Matteo Salvini, Ministro per le Infrastrutture e i trasporti, che ha portato in Consiglio dei ministri il tema, specie per l’evidente urgenza di cambiamento in seguito alle troppe e sempre più tragiche morti sulla strada.

Multe più severe per cellulare ed eccesso di velocità

Tra le principali novità approvate spicca innanzitutto l‘inasprimento delle sanzioni per chi usa il cellulare alla guida. Gli apparecchi telefonici, spesso e volentieri, sono tra le distrazioni principali che causano sinistri stradali, dal “semplice” tamponamento sino all’incidente mortale, ed è per questo che la sanzione pecuniaria passa dalla fascia 165-660 euro a quella 422-1697, con annessa sospensione della patente che può andare dai quindici giorni sino ai due mesi. Se, poi, sarà individuata recidività nei due anni successivi la somma potrà arrivare sino ai 2588 euro e si provvederà anche alla decurtazione di punti della patente: otto per la prima violazione, dieci per la seconda.

Anche l’eccesso di velocità è statisticamente uno dei maggiori problemi sulle strade italiane e non solo. Ecco perché, in attesa di una diversa e più efficace regolamentazione degli autovelox, si va verso ad un massimo di 1084 euro con sanzione accessoria della sospensione della patente fino ad un mese per chi viola in maniera recidiva i limiti di velocità. Si prevede inoltre, dando ascolto alla richiesta dei Sindaci, l’incremento delle multe (sempre con la sospensione della patente) per chi, nell’arco di un anno, viene pizzicato nel violare i limiti di velocità per almeno due volte all’interno di un centro abitato, luogo dove abitualmente succedono sinistri molto gravi specie per pedoni e ciclisti, che necessitano delle adeguate tutele.

 

Stretta anche sui parcheggi “riservati” a specifiche categorie

Anche per quanto riguarda il parcheggio saranno introdotti importanti inasprimenti. Aumentano infatti le sanzioni per chi utilizza impropriamente gli stalli dedicati ai disabili: da 165 a 660 euro per ciclomotori e motoveicoli a due ruote, da 330 a 990 per tutti gli altri veicoli.

Non solo. Anche i posteggi adibiti alle fermate degli autobus e, più in generale, al trasposto pubblico locale saranno maggiormente tutelati: multe sino ai 328 euro per i mezzi a motore a due ruote e sino a 660 per i restanti veicoli (circa il doppio rispetto alle precedenti sanzioni amministrative).

 

Nuovi controlli a distanza

Altra novità, infine, riguarda i controlli a distanza. Entra in scena la possibilità di contestare tramite accertamenti da remoto la violazione dell’obbligo di dare precedenza sulle strisce pedonali e di attraversamento ciclabile. Ma questo controllo a distanza varrà anche per violazioni suoi luoghi in cui vige divieto di fermata e di per quelli di sosta riservata come quelli per la polizia stradale, le donne incinta, il carico-scarico merci, i veicoli elettrici o quelli per i servizi di soccorso come i vigili del fuoco.

 

“Provvedimenti urgenti per le troppe morti sulle strade”, spiega Meloni

Il Premier Giorgia Meloni ha commentato il disegno di legge come urgente e, di fatto, necessario, visti i tragici numeri anche e soprattutto del periodo estivo. “A seguito del confronto in sede di Conferenza unificata – ha spiegato Meloni -, sono state apportate modifiche che riguardano la realizzazione delle corsie ciclabili e le sanzioni previste per le violazioni più reiterate come il mancato rispetto delle norme in materia di utilizzo di cellulari e/o apparecchi elettronici durante la guida”.

Ha poi concluso ricordando ulteriori misure altrettanto importanti “come il rafforzamento delle misure sui dispositivi antiabbandono per i bambini di età inferiore ai 3 anni, in modo da garantirne la piena e completa efficacia anche attraverso la progressiva integrazione degli stessi con l’autoveicolo. Ci impegneremo anche a promuovere campagne di informazione e comunicazione, con particolare riferimento all’obbligo di installazione dei dispositivi antiabbandono e a quello di indossare le cinture di sicurezza anche sui sedili posteriori“.

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Dott. Andrea Biasiolo

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