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E’ successo lunedì in un cantiere a Mira Porte, il lavoratore, ricoverato all’Angelo, è dipendente della Melinato Impianti di Mirano: alla consorte è stato detto poco o nulla

L’unica cosa che le è stata riferita, dal datore di lavoro, è che suo marito, che è in coma e al momento non può risponderle e fornire la sua versione, cadendo sarebbe stato investito da un escavatore in manovra: per capire cosa sia successo si è rivolta a Studio3A e ha denunciato il fatto alla Procura.

Un cinquantaduenne di Dolo, I. B., è tuttora ricoverato in gravi condizioni, nel reparto di Terapia Intensiva dell’ospedale dell’Angelo di Mestre, in stato di coma e in prognosi ovviamente riservata in seguito alle pesantissime lesioni riportate a causa dell’ennesimo incidente sul lavoro occorso nella mattinata di lunedì 10 luglio a Mira Porte, nel Veneziano. L’operaio, dipendente della Melinato Impianti, grossa impresa di Mirano che realizza e cura la manutenzione di acquedotti, gasdotti e fognature, era qui impegnato in un cantiere per la posa di una rete del gas metano quando, a quanto riportatole dal titolare della ditta, sarebbe caduto proprio mentre un collega stava manovrando un escavatore sbattendo violentemente il capo contro il macchinario.

La moglie, tuttavia, non ha ricevuto altre informazioni circa la “strana” dinamica del sinistro, le ragioni della caduta, quali manovre stesse effettuando l’escavatore, se al momento fossero presenti responsabili o capisquadra. Inutili anche le richieste rivolte a diversi colleghi del marito: nessuno avrebbe visto nulla perché in qual frangente, nel cantiere, ci sarebbero stati solo il cinquantaduenne e il conducente della macchina operatrice.

La signora, che sta comprensibilmente vivendo momenti di profonda angoscia e preoccupazione per le gravi condizioni in cui versa il coniuge all’ospedale, brancolando nel buio ed essendo rimasta molto perplessa dal poco che le è stato raccontato, ha deciso di andare a fondo dell’incidente: attraverso il responsabile della sede di Dolo, Riccardo Vizzi, si è rivolta a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, e all’avv. Andrea Piccoli, del Foro di Treviso, è già stato richiesto il verbale dell’intervento compiuto dagli ispettori dello Spisal di Dolo dell’Ulss 3 Serenissima, allertati dai sanitari del Suem che hanno soccorso e trasportato l’operaio in ospedale, così come quello della Polizia locale di Mira e dei vigili del fuoco di Mestre, e, soprattutto, venerdì 14 luglio, la donna ha depositato presso la stazione dei carabinieri di Dolo un esposto indirizzato alla Procura per segnalare l’episodio. Con annessa richiesta all’autorità giudiziaria di disporre tutti gli opportuni accertamenti per stabilire come siano andati realmente i fatti e tutte le responsabilità, acquisendo nel caso anche tutte le cartelle cliniche e gli esami strumentali effettuati all’ospedale per stabilire se le gravi lesioni riportate dal lavoratore siano compatibili con la dinamica dichiarata dai datori di lavoro.

Caso seguito da:

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Dott. Riccardo Vizzi

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Categoria:

Infortuni sul Lavoro

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