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E’ sempre bene ricordare che i bambini, a maggior ragione, vanno trasportati in auto rispettando tutte le normative di sicurezza, il che significa che vanno regolarmente assicurati al seggiolino e alle cinture di sicurezza, ma che succede dal punto di vista risarcitorio se un minore che riporti lesioni in seguito ad un incidente stradale al momento del sinistro era in braccio alla mamma?

 

L’assicurazione non risarcisce i danni dell’incidente al bimbo perché era in braccio alla mamma

Un caso, purtroppo non infrequente, sul genere è stato oggetto di una causa civile in quanto la compagnia di assicurazione del veicolo si rifiutava di risarcire i danni subiti dal piccolo sostenendo che la responsabilità delle lesioni ricadeva integralmente nel conducente del mezzo, che non si era assicurato che il minore fosse trasportato regolarmente, e che questo l’avrebbe sgravata di qualsiasi obbligo risarcitorio.

Il giudice condanna la compagnia a risarcire il piccolo, in quanto terzo trasportato e minore

Una tesi rigettata con forza dal giudice, che ha invece riaffermato con forza il diritto del bambino di essere sempre e comunque risarcito del danno non patrimoniale patito, indipendentemente dalla condotta del conducente del veicolo, sia questi un genitore o un terzo, e questo perché in primo luogo si tratta di un terzo trasportato rispetto al titolare della polizza e l’assicurazione è responsabile per tutte le conseguenze dannose derivanti dalle azioni del proprio assicurato.

Nel caso specifico, peraltro, trattandosi di un minore, questi non è in alcun modo responsabile del trasporto irregolare: è dunque esclusa anche la circostanza che la compagnia assicurativa possa ridurre la misura del risarcimento in ragione di un concorso di colpa come può accadere nei casi in cui il danneggiato (adulto), non essendosi allacciato la cintura, abbia concorso a determinare o ad aggravare il danno patito.

 

L’assicurazione risponde di tutte le conseguenze dannose derivanti dall’azione dell’assicurato

La compagnia assicurativa è sempre tenuta in questi casi a liquidare ai genitori, o ai legali rappresentanti del bambino, l’integrale risarcimento per le lesioni patite, indipendentemente dal fatto che il conducente sia stato sanzionato per non aver allacciato il piccolo al seggiolino e ai sistemi di ritenzione o, in caso di lesioni gravi, sia finito anche a processo.

In conclusione, un bambino coinvolto in un incidente stradale ha diritto al risarcimento del danno non patrimoniale, anche se non aveva le cinture o non era sul seggiolino. L’assicurazione è responsabile per tutte le conseguenze dannose derivanti dalle azioni dell’assicurato e, al più, potrà rivalersi (se il contratto assicurativo dovesse prevedere determinate azioni di rivalsa) sul conducente che non abbia utilizzato i dispositivi di sicurezza necessari per proteggere il minore.

Scritto da:

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Dott. Nicola De Rossi

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Categoria:

Incidenti da Circolazione Stradale

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