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Atteso nelle prossime ore il nulla osta alla sepoltura del trentenne albanese vittima del terribile frontale sulla Pontebbana di domenica notte: la Procura non disporrà l’autopsia

Si era sposato da pochi giorni ed era venuto in Italia dall’Albania, sabato assieme alla sorella, per festeggiare il compleanno del cugino a cui era legatissimo, a conferma di quanto fosse importante per lui mantenere stretti legami con i suoi parenti, la sua famiglia, nonostante la distanza: purtroppo ha trovato la morte sulla strada. E’ il tragico destino dell’incolpevole Dorjo Duka, il trentenne albanese residente a Tirana deceduto nella notte di domenica 21 gennaio in seguito al terribile scontro frontale occorso a Ponte Meduna, lungo la Pontebbana, nel Pordenonese, tra la Fiat Grande Punto di cui era alla guida e una Mercedes CLA il cui conducente ha inopinatamente e fatalmente invaso la corsia opposta. Unica consolazione nel dramma che stanno vivendo i suoi cari e la comunità albanese della zona, il cugino venticinquenne che era in macchina con lui, trasportato in condizioni gravissime all’ospedale di Pordenone, starebbe leggermente migliorando e dovrebbe farcela.

Il Pubblico Ministero della Procura di Pordenone dott. Federico Baldo, che ha aperto come da prassi un procedimento penale per l’ipotesi di reato di omicidio stradale (aggravato dalle lesioni gravissime procurate anche al passeggero della Punto), in capo al guidatore delle Mercedes, un quarantacinquenne di Codognè, nel Trevigiano, non ha ritenuto necessario disporre l’autopsia sulla salma dalla vittima, essendo chiaro che il decesso è stato dovuto unicamente ai pesantissimi politraumi riportati nello schianto. Nelle prossime ore dunque il Sostituto Procuratore rilascerà il nulla osta alla sepoltura e i familiari potranno così rimpatriare i resti del loro caro, a Tirana, dove saranno celebrati i funerali. Duka, un giovane solare, sempre disponibile, che lavorava per un’impresa edile ed era, come detto, molto legato alla sua famiglia, ha lasciato in un dolore senza fine la moglie Iris, che aveva sposato il 12 gennaio 2024 dopo oltre sei anni di fidanzamento, i genitori, un fratello e una sorella in attesa (nascerà tra un mese) di un figlioletto che non conoscerà mai lo zio, tutti emigrati in Belgio.

Attraverso gli Area manager per il Veneto, dott. Riccardo Vizzi, e per il Friuli, Armando Zamparo, tutta la famiglia di Dorjo per essere assistita, fare piena luce sui fatti e ottenere giustizia si è affidata a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, unitamente all’avv. Laura Fagotto del foro di Pordenone.

Studio3A si è già attivato per acquisire tutta la documentazione relativa al sinistro, rilevato dai carabinieri della Radiomobile di Pordenone, e per vagliarla con i propri esperti e metterà subito a disposizione dei propri assistiti un proprio consulente tecnico di parte nel caso in cui il magistrato inquirente intenda invece ordinare una perizia cinematica per ricostruire nel dettaglio la dinamica, le cause e tutte le responsabilità dell’incidente.

Caso seguito da:

Dott. Riccardo Vizzi

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Categoria:

Incidenti da Circolazione Stradale

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