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Quando si parla di assicurazioni molti si limitano a considerare quella più diffusa in quanto obbligatoria, la Rc Auto, ma in realtà il settore è molto ampio.

L’Ivass, l’Istituto di Vigilanza, nel febbraio 2022 ha pubblicato un interessante bollettino che fotografa l’andamento dell’attività assicurativa nel comparto property, che comprende i rami “incendio ed elementi naturali” e “altri danni ai beni”, e nel ramo Rc generale agli anni 2015-2020.

Oltre nove miliardi di euro di raccolta complessiva

La raccolta complessiva per il 2020 nei tre rami ammonta a qualcosa come 9.006 milioni di euro, ossia più di nove miliardi, quasi un terzo della Finanziaria 2022 del Governo, con una crescita che riguarda tutti i tre rami pari nel complesso a +2,1% rispetto al 2019. Anche la frequenza dei sinistri, altro aspetto che va ovviamente a tutto vantaggio delle compagnie, ha fatto segnare una diminuzione generalizzata e se, come utile, il comparto property secondo i dati dall’Ivass risulta in perdita, per contro quello relativo alla Rc generale registra un attivo notevole, facendo pendere decisamente la bilancia globale verso il segno positivo: la differente redditività dei singoli rami è influenzata dal diverso andamento dei costi medi.

Il comparto property

I premi contabilizzati complessivamente nel comparto hanno raggiunto i 5.729 milioni di euro, pari al 17,1% della produzione dei rami danni, quota in aumento nell’ultimo quinquennio (15,7% nel 2015 e 16,4% nel 2019). Il comparto secondo il rapporto mostra una perdita per il quarto anno consecutivo, che si attesta a -215 milioni, ma meno accentuata rispetto al 2019 (-301 milioni), principalmente a causa della flessione dell’onere per sinistri e della crescita dei premi di competenza.

 

Ramo incendio ed elementi naturali

I premi contabilizzati dalle 54 imprese del ramo incendio ed elementi naturali ammontano a 2.645 milioni di euro, in crescita per il quinto anno consecutivo, con un incremento del +2% rispetto all’anno precedente. Essi rappresentano il 46,2% della raccolta del comparto property, e il 7,9% di quella del totale dei rami danni.

I sinistri sono in contrazione del -7,7% rispetto al 2019. La loro frequenza complessiva rispetto alle unità di rischio assicurate è dell’1,50%, in calo rispetto all’1,66% del 2019. Il premio medio per unità di rischio, al netto di oneri fiscali e parafiscali, è pari a 140,1 euro, sostanzialmente invariato rispetto ai 139,6 euro all’anno precedente, ma in calo del -9,4% rispetto ai 154,5 euro del 2015.

Il pagamento medio per sinistro ammonta a 3.887 euro, con una lieve crescita del +1,2% rispetto al 2019 e del +11,3% rispetto al 2015. Tenendo conto dei rendimenti finanziari e delle cessioni in riassicurazione, il ramo risulta in perdita per il secondo anno consecutivo, che si attesta a -174 milioni di euro, ma in lieve miglioramento rispetto all’anno precedente. Anche il risultato tecnico per polizza, pari a -9,2 euro, mostra una perdita più contenuta rispetto al -10,8 euro del 2019.

 

Ramo altri danni ai beni

I premi contabilizzati dalle 54 imprese operanti nel ramo “Altri danni ai beni” sono pari a 3.083 milioni di euro e aumentano per il quinto anno consecutivo, registrando un incremento del +1,8% rispetto al 2019 e del +13,1% rispetto al 2015. Essi rappresentano il 53,8% della raccolta del comparto property e il 9,2% del totale dei premi danni, in crescita sia rispetto all’8,8% del 2019 che all’8,5% del 2015.

I sinistri sono in calo del -1,0% rispetto al 2019. La loro frequenza complessiva rispetto alle unità di rischio assicurate, in calo per tutto il quinquennio considerato, è del 4,97%, rispetto al 5,22% nel 2019.  Il premio medio per unità di rischio assicurata, al netto di oneri fiscali e parafiscali, si attesta a 157,6 euro, in diminuzione del -1,7% rispetto all’anno precedente e del -11,5% sul 2015. Il pagamento medio per sinistro è di 1.782 euro, con un decremento del -9,5% rispetto al 2019 e del -1,8% in confronto al 2015.

Tenendo conto dei rendimenti finanziari e delle cessioni in riassicurazione, il ramo risulta in perdita per il quarto anno consecutivo, per -41 milioni di euro, ma in deciso  miglioramento rispetto ai -101 milioni del 2019. Anche il risultato tecnico per polizza, pari a -2,1 euro, mostra una minore perdita rispetto al 2019, quando era pari a -5,4 euro.

 

Il ramo Rc generale

I premi contabilizzati dalle 54 imprese operanti nel ramo Rc generale raggiungono 3.277 milioni di euro, in crescita per il quarto anno consecutivo, segnando un +2,4% rispetto al 2019. Essi rappresentano il 9,8% del totale dei premi danni (9% nel 2015). I sinistri sono in diminuzione del -7% rispetto al 2019. La frequenza complessiva rispetto alle unità di rischio assicurate è dell’1,41%, in calo rispetto all’1,59% dell’anno precedente e al livello minimo nel quinquennio.

Il premio medio per unità di rischio assicurata, al netto di oneri fiscali e parafiscali, è pari a 157,4 euro, in diminuzione del -2% rispetto al 2019 e del -5,2% in confronto al 2015. Il pagamento medio per sinistro ammonta a 2.033 euro, con un incremento del +2,5% rispetto al 2019 e del +9,3% in confronto al 2015.

Tenendo conto dei rendimenti finanziari e delle cessioni in riassicurazione, il ramo risulta in utile per il settimo anno consecutivo, dopo le perdite registrate dal 2008 al 2013, con un risultato tecnico pari a ben 851 milioni di euro, anche se in riduzione del -29,1% rispetto al 2019. Anche il risultato tecnico per polizza, pari a 40,8 euro, si riduce di del 30% rispetto all’anno precedente, quando ammontava a 60,4 euro.

 

Tempi lunghi per i risarcimenti

Ma nonostante questo attivo, nella Rc generale i risarcimenti sono molto lunghi. Nel 2020 la velocità di liquidazione del numero dei sinistri denunciati nello stesso anno è stata pari al 41,1%, con una riduzione di oltre un punto e mezzo rispetto al 42,8% nel 2019. E in termini di importi pagati, lo stesso indicatore ammonta all’11,8%, anche qui inferiore di oltre tre punti rispetto al 15,1% del 2019.

Se poi si osserva la velocità di liquidazione degli importi entro l’anno successivo a quello di generazione, il 31,6% degli importi per i sinistri accaduti nel 2019 risultano liquidati a fine 2020, con una riduzione significativa dell’indicatore, di quasi quattro punti rispetto all’anno precedente (35,2%), d

La velocità di liquidazione degli importi al quinto anno successivo a quello di generazione, quindi per i sinistri accaduti nel 2015, è pari al 61,6%, inferiore di oltre un punto rispetto 62,7% nell’anno precedente.

Scritto da:

Dott. Nicola De Rossi

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Categoria:

Incendi

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