I crudi numeri del fenomeno fanno riflettere. Per il 2017 l’apposito osservatorio dell’Asaps ha registrato in Italia ben 155 incidenti significativi (solo quelli con persone ferite o decedute) con il coinvolgimento di animali, nei quali 14 persone sono morte e 205 sono rimaste seriamente ferite: un bollettino di guerra. In 138 casi l’incidente è avvenuto con un animale selvatico e in 18 con un animale domestico: 123 incidenti sono successi di giorno e 32 di notte, 145 sulla rete ordinaria e 10 nelle autostrade.
Nel 2018, poi, la situazione non è granché migliorata: i dati provvisori limitati ai primi dieci mesi dell’anno registrano 118 eventi gravi che hanno causato 10 morti e 155 feriti, e il 2019, al riguardo, è iniziato nel peggiore dei modi con il tragico tamponamento a catena successo la notte tra il 2 e il 3 gennaio sull’autostrada A1, nel tratto tra Lodi e Casalpusterlengo, causato da un branco di cinghiali che ha attraversato la carreggiata: il drammatico bilancio è di un giovane di 28 anni che ha perso la vita e di dieci feriti, tra cui una ventisettenne molto grave e tre bambini.
Urgono interventi soprattutto nelle zone che si sa essere ad alta frequenza per questo tipo di sinistri, con l’adozione di ulteriori strumenti difensivi per la sicurezza della circolazione.
Scritto da:
Dott. Nicola De Rossi
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