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Il consulente tecnico dovrà chiarire la dinamica, le cause e tutte le responsabilità del sinistro successo venerdì a Camponogara e fatale a un altro giovane veneziano
Come annunciato, il Pubblico Ministero della Procura di Venezia, dott. Roberto Piccione, titolare del relativo procedimento penale, ha disposto un doppio accertamento tecnico non ripetibile per fare piena luce sul tragico incidente costato la vita, nella serata di venerdì 27 settembre 2024, alle 22, a Camponogara, nel Veneziano, all’appena trentenne Giorgio Nicotra.
Il Sostituto Procuratore nei giorni scorsi aveva subito iscritto nel registro degli indagati, per il reato di omicidio stradale, il giovane automobilista, K. B., 22 anni, che, uscendo da una laterale con la sua vettura, ha tagliato la strada alla vittima, che sopraggiungeva in moto sulla strada principale, e poi convalidato il sequestro dei mezzi coinvolti, a cui avevano proceduto nell’immediatezza i carabinieri della stazione di Stra, che hanno effettuato i rilievi.
Nella giornata di ieri, lunedì 30 settembre, quindi, con notifica dei provvedimenti avvenuta oggi, martedì primo ottobre, il magistrato inquirente ha ordinato i due ulteriori accertamenti. In vero, il dott. Piccione non ha ritenuto necessario procedere con l’esame autoptico, essendo evidente che Nicotra è deceduto, per di più sul colpo, a causa dei gravissimi politraumi riportati in seguito all’impatto con il montante dell’auto e poi alla rovinosa caduta sull’asfalto, ma da prassi, così com’è stato fatto con l’automobilista, per accertare le condizioni psicofisiche in cui si trovava il motociclista, ha richiesto l’esame tossicologico, peraltro già effettuato, sui campioni prelevati in sede di espianto degli organi: nonostante l’immenso dolore, con un atto di estrema generosità che Giorgio, sempre pronto e disponibile verso il prossimo, avrebbe sicuramente approvato, i suoi cari hanno autorizzato la donazione degli organi.
Inoltre, soprattutto, il Pm ha disposto una consulenza tecnica cinematica per accertare la dinamica, le cause e tutte le responsabilità del sinistro: com’è tristemente noto, il trentenne, che lavorava per Bottega Veneta con contratto a tempo indeterminato, e con un impiego di notevole responsabilità, stava rientrando a Camponogara – dove da ormai diversi mesi conviveva con la compagna Veronica in attesa di trasferirsi a Fiesso d’Artico, dove la coppia stava ultimando il restauro di una casa per stabilirvisi definitivamente -, e stava percorrendo in sella alla sua Aprilia Rsv4 Factory 1100 via Arzerini quando, giunto all’incrocio con via Meritore, si è ritrovato improvvisamente dinanzi la Fiat Punto condotta da K. B. che, uscendo da quest’ultima strada per immettersi in via Arzerini e svoltando a sinistra, ha fatalmente mancato lo stop e la precedenza: inevitabile e terribile l’impatto tra il frontale della due ruote e la fiancata anteriore sinistra della macchina, il centauro non ha avuto scampo.
Entrambi gli incarichi saranno conferiti dal dott. Piccione nella mattinata di giovedì 3 ottobre, dalle ore 11.30, presso goi uffici della Procura Lagunare, rispettivamente al medico legale dott.ssa Cristina Mazzarolo e all’ingegnere forense dott. Stefano Fracaro. Alle operazioni peritali di questo secondo accertamento – il primo, come detto, di fatto è già stato effettuato -, parteciperà quale consulente tecnico per la parte offesa anche l’ingegnere cinematico Pierluigi Zamuner messo a disposizione da Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini a cui, attraverso il General manager e responsabile della sede di Dolo dott. Riccardo Vizzi, si sono affidati, per essere assistiti, fare chiarezza sui tragici fatti e ottenere giustizia, i familiari di Giorgio Nicotra, che ha lasciato il papà Giuseppe, la mamma Carmen, la sorella maggiore Chiara, a cui era legatissimo e con cui condivideva la passione per le moto, l’anziana nonna e la compagna Veronica. Nelle prossime ore è atteso anche il nulla osta alla sepoltura da parte dell’autorità giudiziaria e i suoi congiunti potranno allora fissare la data dei funerali, che saranno di certo partecipatissimi.
La famiglia di Giorgio, al riguardo, ringrazia tutti gli amici, i colleghi di lavoro e i conoscenti del giovane per l’immensa vicinanza ed il calore dimostrato loro, nonché la Procura e le Autorità per il grande lavoro che stanno svolgendo e l’impegno profuso per capire cosa sia avvenuto quella “maledetta” sera, pur nella consapevolezza che nessuno potrà probabilmente mai dare una risposta alla domanda più impellente e che li tormenterà per tutta la vita: “Perché?”.
Caso seguito da:

Dott. Riccardo Vizzi
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