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Prosecuzione di “Chi è Stato!”, il volume del fondatore dell’Associazione “Basta Vittime sulla Statale 106” porta nuovi, interessanti spunti di riflessione sulla “Strada della Morte”

Ormai ci siamo: per le festività natalizie uscirà il nuovo, atteso libro scritto dell’ing. Fabio Pugliese, fondatore, fino a pochi mesi fa presidente e anima dell’Organizzazione di VolontariatoBasta Vittime Sulla Strada Statale 106”, che ovviamente non poteva che essere dedicato alla “Strada della Morte”, com’è tristemente nota la lunga, vecchia e pericolosa arteria che attraversa tutta la costa jonica. Un’opera che sarà edita da… Editoo”, il brand che cura le pubblicazioni di Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, che collabora da tempo con l’Associazione, ne sostiene la causa e ha accolto con estremo piacere la proposta e la sfida di concentrarsi anche dal punto di vista “editoriale” su una questione così sentita e una terra così preziosa com’è la Calabria. 

Fabio Pugliese non ha bisogno di tante presentazioni: 41 anni, profondo conoscitore delle tematiche legate alla Statale 106 “Jonica”, con particolare riferimento al suo preminente tratto calabrese, attento osservatore e studioso del problema, grazie al suo impegno e alle sue battaglie per cercare di risolverne le ataviche carenze infrastrutturali, all’origine di tante, troppe tragedie, è oggi considerato un riferimento anche per molti media, locali e nazionali, che intendano analizzare la situazione di uno dei punti neri della viabilità nazionale: un fronte caldo nel quale nell’ultimo decennio sono maturate diverse novità che meritavano un aggiornamento e un approfondimento. 

Il nuovo volume dell’Ing. Pugliese, infatti, rappresenta la continuazione del primo libro sul tema già pubblicato dall’autore nel 2013 e dal titolo “Chi è stato? – Un racconto-inchiesta sulla strada Statale 106 Ionica calabrese”, il primo in assoluto realizzato sulla famigerata “Strada della morte” in Calabria.

Da allora, però, molte cose sono cambiate – spiega Pugliese – Sull’onda di quella pubblicazione è nata un’Associazione diventata tra le più popolari in Calabria e finalmente, c’è voluto un secolo, lo scorso anno, dopo che il tratto pugliese e quello lucano sono stati ormai completati, è iniziato l’ammodernamento della strada anche nei primi 39 Km del tratto calabrese di Statale 106”.

Vi era dunque molto materiale per “aggiornare” lo stato dell’arte sulla SS 106, con un nuovo libro che si riallaccia al precedente ma che stavolta si intitolerà “Ecco chi è stato!”. Dopo una prima parte i cui si contestualizza l’argomento, si ripercorre la storia tragica della strada e si spiega cos’è oggi, la narrazione entra nel vivo con la seconda parte. “Qui dimostro perché è difficile realizzare un’infrastruttura in Calabria – continua l’autore –, attraverso il travagliato iter procedurale che ha portato alla realizzazione dell’intervento di ammodernamento della SS 106 tra Roseto Capo Spulico e Sibari, in provincia di Cosenza. Quest’opera è stata duramente osteggiata ma, contrariamente a quanto accade ad esempio con la Tav, avversata dai cittadini della stessa Val di Susa, nel nostro caso il 93 per cento delle osservazioni contro il progetto sono incredibilmente giunte da residenti fuori dalla Calabria e metà da sedicenti ‘turisti’ di Ferrara: di tutti, riporto i nomi”. 

Ma Fabio Pugliese è particolarmente legato soprattutto all’ultima parte del libro, la terza, in cui racconta tante storie umane legate alla 106, “che poi rappresentano anche una risposta alla domanda che in tanti mi hanno posto in questo anni: perché lo fai?” conclude. 

Questo e molto altro sarà “Ecco chi è stato!”, il libro di imminente pubblicazione a cura di Editoo, Edizioni di Valore, che promette di non lasciare indifferenti i lettori e garantisce spunti importanti di riflessione su una questione da sempre irrisolta e che in Calabria è legata al dolore di tante, troppe persone.

Caso seguito da:

Luigi Cisonna

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