La perdita di un familiare a causa di un incidente rappresenta una delle esperienze più dolorose e traumatiche che una persona possa affrontare. In questi casi, oltre al dolore emotivo, i parenti della vittima devono spesso affrontare anche numerose difficoltà di carattere legale ed economico.
Il risarcimento del danno da perdita parentale è uno strumento giuridico fondamentale per tutelare i congiunti superstiti, riconoscendo loro un indennizzo per il danno morale, esistenziale e talvolta patrimoniale subito.
Indice
Cosa si intende per danno da perdita parentale
Il danno da perdita parentale è una specifica forma di danno non patrimoniale riconosciuta a coloro che perdono un familiare in seguito a un evento illecito, come ad esempio un incidente stradale mortale. È una delle voci risarcitorie più significative e complesse, poiché mira a compensare il dolore, lo sconvolgimento emotivo e l’alterazione delle abitudini di vita che derivano dalla morte di una persona amata.
Una sofferenza riconosciuta dalla legge
La giurisprudenza italiana, in mancanza di una codificazione esplicita, ha riconosciuto il danno da perdita parentale come un diritto risarcibile a pieno titolo, inquadrandolo nel più ampio ambito dei danni non patrimoniali ex art. 2059 c.c. e degli articoli 2 e 32 della Costituzione, che tutelano rispettivamente i diritti inviolabili della persona e la salute, intesa anche nella sua dimensione psicologica e affettiva.
Il danno parentale, quindi, non è solo un lutto da affrontare, ma una vera e propria lesione giuridicamente rilevante della sfera affettiva ed esistenziale del familiare superstite.
Le componenti del danno da perdita parentale
Il danno da perdita parentale si articola in più componenti, spesso sovrapposte:
- Danno morale soggettivo: consiste nel dolore, nella sofferenza interiore e nel trauma emotivo subito a seguito della morte improvvisa del congiunto.
- Danno esistenziale: riguarda il peggioramento delle condizioni di vita, le ripercussioni sulla quotidianità, le abitudini, la serenità familiare, i progetti di vita interrotti.
- Danno da alterazione del rapporto parentale: la perdita comporta il venir meno di una relazione significativa e stabile (genitoriale, coniugale, fraterna), e ciò si riflette anche sul benessere psicologico.
Queste componenti non vengono valutate separatamente in sede di risarcimento, ma confluiscono in un unico importo onnicomprensivo, stimato secondo parametri tabellari (come vedremo nei capitoli successivi).
La morte come evento ingiusto: il nesso causale
Affinché si possa parlare di risarcimento del danno da perdita parentale, è essenziale che la morte del congiunto sia conseguenza diretta ed esclusiva di un fatto illecito, ad esempio:
- un incidente stradale mortale causato da un altro conducente;
- un errore medico grave;
- un infortunio sul lavoro dovuto alla mancata adozione di misure di sicurezza;
- un reato doloso o colposo.
Il superstite ha l’onere di dimostrare il nesso causale tra l’evento e la morte, oltre all’effettiva esistenza di un legame affettivo stretto con la vittima.
Il legame familiare: rileva la qualità della relazione
In base alla giurisprudenza consolidata, i soggetti che hanno diritto al risarcimento da incidente mortale sono generalmente:
- Il coniuge (anche separato, se non per colpa esclusiva)
- I figli (legittimi, naturali, adottivi)
- I genitori
- I fratelli e le sorelle (se sussiste un legame affettivo stretto)
- I nonni (in alcuni casi)
- Il convivente more uxorio (a condizione che la relazione sia stabile e duratura)
La presenza di un rapporto affettivo concreto e significativo, come detto, è elemento imprescindibile per il riconoscimento del danno.
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non sempre il rapporto di parentela biologica è sufficiente per ottenere il risarcimento. I tribunali italiani considerano decisiva la concretezza e l’intensità del rapporto affettivo esistente con la persona deceduta.
Pertanto, anche soggetti non legati da vincolo di sangue — come un convivente di lungo corso o un figliastro cresciuto con la vittima — possono accedere al risarcimento, purché dimostrino di aver condiviso un legame significativo, stabile e duraturo.
È importante sottolineare che il danno da perdita parentale è un diritto autonomo del congiunto superstite e non un credito ereditario derivante dalla vittima. Questo significa che può essere esercitato indipendentemente dalla posizione giuridica della persona deceduta, e che ogni avente diritto può agire singolarmente per il proprio specifico danno subito.
Le tabelle utilizzate per il calcolo del danno parentale
Per quantificare il danno da perdita parentale, i giudici si rifanno a criteri standardizzati, spesso contenuti nelle cosiddette tabelle risarcimento morte del congiunto, elaborate dai tribunali, in particolare da quello di Milano, le più utilizzate in Italia.
Le tabelle prendono in considerazione diversi parametri:
- Età del defunto e del familiare superstite
- Tipo e intensità del legame familiare
- Convivenza o meno
- Numero dei familiari richiedenti il risarcimento
A titolo esemplificativo, per la perdita di un figlio, le tabelle milanesi indicano un importo compreso tra 165.000 e 330.000 euro, variabile in base alle circostanze specifiche del caso.
L’importanza di un supporto legale qualificato
Affrontare un procedimento per risarcimento danni per incidente stradale mortale richiede competenza tecnica e sensibilità. Le compagnie assicurative tendono a minimizzare i risarcimenti, ed è fondamentale avvalersi di un team legale specializzato in sinistri mortali.
Studio3A, con una lunga esperienza nel campo del risarcimento danni e nella gestione di casi complessi, è al fianco dei familiari per garantire il massimo indennizzo possibile, assistendoli in ogni fase: dall’acquisizione delle prove all’interlocuzione con assicurazioni e giudici.
La perdita di un familiare in un incidente stradale non può essere colmata con un risarcimento economico, ma ottenere giustizia è un passo importante per ricostruire una nuova normalità e tutelare i diritti di chi resta. Conoscere i propri diritti e affidarsi a professionisti del settore è la chiave per affrontare con maggiore consapevolezza e serenità un percorso tanto delicato.
Se hai perso una persona cara e vuoi sapere se puoi ottenere un risarcimento danni per incidente stradale mortale, contattaci: valuteremo gratuitamente il tuo caso e ti aiuteremo a far valere i tuoi diritti.
Scritto da:

Emanuele Musollini
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Categoria:
Incidenti da Circolazione StradaleCondividi
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