Il momento del parto è un evento delicato e complesso, in cui ogni scelta medica deve essere tempestiva e corretta. Quando si verificano errori o omissioni da parte del personale sanitario, possono insorgere gravi conseguenze per il neonato e per la madre. In questi casi, la legge italiana riconosce il diritto a ottenere un risarcimento per i danni da parto subiti.
Studio3A, con la sua Task Force di esperti (avvocati, medici legali, ginecologi, periti), assiste fin da subito chi sospetta di aver subito un danno da parto, offrendo una consulenza gratuita per valutare la fattibilità del caso e guidando le famiglie nel percorso verso il risarcimento.
Indice
Cosa si intende per danni da parto?
I danni da parto sono lesioni fisiche e/o neurologiche subite dal neonato (o, in rari casi, dalla madre) durante il travaglio o il parto, riconducibili a comportamenti colposi del personale sanitario. Possono derivare da errori diagnostici, omissioni, ritardi negli interventi o scelte terapeutiche inappropriate.
Tra i principali tipi di danni da parto troviamo:
- Sofferenza fetale ipossico-ischemica e conseguente encefalopatia
- Paralisi cerebrale infantile
- Lesioni al plesso brachiale
- Fratture ossee neonatali
- Anossia cerebrale
- Morte intrauterina o neonatale
Responsabilità medica e profili giuridici
La responsabilità medica per danni da parto rientra nell’ambito della responsabilità contrattuale tra paziente e struttura sanitaria (o medico). La parte lesa deve dimostrare:
- L’esistenza di un danno
- Il nesso di causalità tra condotta sanitaria e danno
- L’elemento di colpa o negligenza da parte del medico o della struttura
È fondamentale disporre di una perizia medico-legale redatta da specialisti, che analizzi le cartelle cliniche e valuti la condotta del personale sanitario rispetto alle linee guida e buone pratiche cliniche.
Il termine di prescrizione ordinario è di 10 anni per la responsabilità contrattuale e di 5 anni per quella extracontrattuale, decorrenti dal momento in cui il danno diventa conoscibile.
Studio3A presta particolare attenzione a verificare fin dall’inizio che siano presenti tutti i presupposti necessari: danno concreto, nesso causale, colpa medica o omissione, e rispetto delle linee guida. È proprio attraverso questa selezione accurata dei casi che riesce a offrire una valutazione realistica della probabilità di successo.
Criticità e punti di attenzione
Il percorso nascita presenta numerose criticità che, se non gestite correttamente, possono portare a eventi avversi:
- Mancata o tardiva diagnosi di sofferenza fetale: un monitoraggio cardiotocografico inadeguato può ritardare un parto cesareo d’urgenza.
- Inadeguata gestione del travaglio prolungato: può determinare ipossia e danni neurologici irreversibili.
- Carenze organizzative e carichi di lavoro eccessivi: turni troppo lunghi o mancanza di personale ostetrico e neonatologico possono ridurre l’attenzione e aumentare i rischi di errore.
- Difetti nella comunicazione tra equipe: passaggi di consegne imprecisi o conflitti tra professionisti possono portare a ritardi decisionali.
- Scarsa documentazione clinica: la mancanza di annotazioni tempestive e complete ostacola la ricostruzione degli eventi e la valutazione medico-legale.
- Assenza di protocolli aggiornati: linee guida obsolete o ignorate possono esporre a responsabilità per negligenza.
Dal punto di vista medico-legale, queste criticità diventano punti centrali nelle cause di risarcimento, poiché rappresentano le aree dove è più facile dimostrare un comportamento colposo o un’omissione.
Un aspetto su cui Studio3A concentra l’attività è la monitorizzazione continua del bordo clinico-legale, ovvero la verifica che le cartelle cliniche siano redatte con accuratezza, che ogni decisione medica sia documentata, che le linee guida siano seguite o motivate. In caso contrario, Studio3A può intervenire con richieste mirate per ottenere documenti mancanti o chiarimenti prima di procedere con una causa.
Migliori pratiche per prevenire i danni da parto
La prevenzione dei danni da parto richiede un approccio integrato, che unisca rigore clinico, formazione continua e gestione organizzativa efficace. Le principali buone pratiche includono:
- Monitoraggio continuo e qualificato del travaglio: cardiotocografia e valutazione costante dei parametri fetali, con presenza attiva di personale ostetrico e medico.
- Protocolli chiari per le emergenze ostetriche: procedure standard per affrontare sofferenza fetale, emorragie post-partum, distocia di spalla e altre complicanze.
- Formazione continua del personale: corsi periodici su rianimazione neonatale, gestione delle emergenze e aggiornamenti scientifici.
- Audit clinici interni e revisione dei casi critici: analisi retrospettiva degli eventi avversi per individuare errori sistemici e migliorare i processi.
- Potenziamento della comunicazione tra professionisti: briefing di reparto e strumenti di handover strutturati per ridurre i rischi di fraintendimenti.
- Adeguato rapporto numerico tra operatori e pazienti: evitare sovraccarichi di lavoro e garantire la presenza di figure esperte durante i parti complessi.
- Coinvolgimento informato della madre e della famiglia: spiegare i rischi, raccogliere consensi informati completi e favorire una relazione medico-paziente trasparente.
L’adozione di queste misure non solo riduce l’incidenza di danni, ma limita anche il contenzioso, tutelando i professionisti e le strutture.
Sentenze e casi emblematici
Nel panorama giurisprudenziale italiano si registrano numerose sentenze che hanno riconosciuto ingenti risarcimenti per danni da parto, spesso con importi di milioni di euro a copertura delle spese assistenziali vitalizie.
Ecco alcuni casi emblematici:
- Cassazione Civile, Sez. III, n. 28985/2019
Ha confermato la condanna di una struttura ospedaliera per non aver eseguito un taglio cesareo d’urgenza nonostante chiari segni di sofferenza fetale. Il neonato, affetto da tetraparesi spastica, ha ottenuto un risarcimento di oltre 3 milioni di euro per le cure a vita. - Tribunale di Milano, 2018
Una partoriente non fu monitorata correttamente durante un travaglio prolungato. Il ritardo nell’intervento ha causato encefalopatia ipossico-ischemica grave: i giudici hanno riconosciuto la responsabilità della struttura e disposto un risarcimento complessivo di circa 5 milioni di euro tra danni patrimoniali e non patrimoniali. - Corte d’Appello di Roma, 2021
È stata accertata la responsabilità di un’equipe ostetrica per non aver interpretato correttamente i tracciati cardiotocografici. L’omissione ha portato a un arresto cardiocircolatorio del neonato, con successiva disabilità permanente. Il risarcimento ha coperto anche il danno morale dei genitori e il costo di un’assistenza h24. - Tribunale di Torino, 2020
Ha stabilito che anche i danni psichici subiti dalla madre a causa della condotta negligente dei sanitari devono essere risarciti, riconoscendo un danno biologico e morale distinto da quello del figlio.
Queste pronunce dimostrano come i tribunali attribuiscano grande importanza alla corretta gestione del parto e siano orientati a tutelare in modo ampio i diritti del bambino e dei genitori.
Come ottenere il risarcimento danni?
Avviare una richiesta di risarcimento per danni da parto è un percorso complesso che richiede competenze legali e medico-legali specialistiche. È fondamentale agire in modo tempestivo, organizzato e con il supporto di professionisti esperti, poiché le cause di responsabilità sanitaria sono spesso articolate e di lunga durata.
Studio3A si pone come partner operativo fin dal primo momento per :
Raccolta della documentazione sanitaria
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- Cartella clinica completa del parto e del ricovero
- Referti ecografici e visite ostetriche durante la gravidanza
- Tracciati cardiotocografici
- Schede di sala parto e rianimazione neonatale
- Eventuali cartelle pediatriche post-nascita
È consigliabile richiederli ufficialmente alla struttura sanitaria tramite domanda scritta (ha l’obbligo di fornirli entro 7 giorni).
Valutazione medico-legale preliminare
Prima di avviare qualsiasi azione legale, è indispensabile incaricare un medico legale e un ginecologo/neonatologo consulente per esaminare tutta la documentazione. Questa fase serve a capire:
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- Se vi sono profili di responsabilità sanitaria
- Qual è la gravità del danno
- Se esiste un nesso causale tra condotta sanitaria e lesione
Assistenza legale specializzata
È opportuno rivolgersi a un avvocato esperto in responsabilità medica, meglio se supportato da un team di consulenti sanitari. Questo professionista si occuperà di:
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- Inviare una formale messa in mora alla struttura o ai sanitari coinvolti
- Seguire la fase stragiudiziale e, se necessario, quella giudiziale
- Coordinare le attività peritali
Procedura stragiudiziale e tentativo di conciliazione
Prima di andare in giudizio, la legge prevede un tentativo obbligatorio di conciliazione:
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- Mediazione civile
- Consulenza tecnica preventiva (CTU preventiva)
Queste procedure possono portare a un accordo economico più rapido ed evitare il processo.
Azione giudiziaria vera e propria
Se non si raggiunge un accordo, si può depositare un atto di citazione al Tribunale civile competente. In questa fase:
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- Il giudice nomina un consulente tecnico d’ufficio (CTU) per valutare i profili sanitari
- Le parti possono nominare i propri consulenti tecnici di parte (CTP)
- Il giudice, sulla base delle perizie, decide sull’eventuale responsabilità e sull’ammontare del risarcimento
Determinazione del danno e quantificazione del risarcimento
I danni risarcibili possono comprendere:
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- Danno biologico permanente e temporaneo del neonato e/o della madre
- Danno morale ed esistenziale dei genitori
- Danno patrimoniale futuro (spese mediche, assistenza, protesi, riabilitazione, ausili, adattamenti abitativi)
- Perdita della capacità lavorativa futura del minore
I danni da parto rappresentano un ambito delicato della responsabilità medica, con conseguenze spesso permanenti. Conoscere i propri diritti e affidarsi a professionisti qualificati è fondamentale per ottenere giustizia.
Se pensi di avere diritto a un risarcimento per danni da parto, contattare Studio3A può essere il primo passo concreto: un team di professionisti pronti ad assisterti, valutare il tuo caso e far valere i tuoi diritti, con trasparenza, esperienza e la tutela del tuo interesse economico e umano.
Scritto da:

Emanuele Musollini
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Categoria:
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