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Il prezzo effettivamente pagato per la garanzia R.c. auto rilevato per i contratti stipulati nel terzo trimestre del 2021 è in media pari a 367 euro, in diminuzione di circa 22 euro (-5,6%) su base annua ma in aumento su base trimestrale del +1,9%: un costo che resta tra i più alti d’Europa e che peraltro è anche salito negli ultimi tre mesi.

L’indagine dell’Istituto di Vigilanza sulle Assicurazioni

E’ quanto emerge dal bollettino statistico pubblicato dall’Ivass il 20 dicembre 2021, periodica indagine sugli importi dei premi effettivamente pagati dagli assicurati (e non sui prezzi di listino/tariffe) come rilevati da un campione di contratti di durata annuale per la copertura di autovetture a uso privato (sono esclusi autocarri, ciclomotori, natanti e auto a uso non privato): il prezzo medio effettivamente pagato è dato dal premio netto o imponibile (composto a sua volta dal premio puro, dalle provvigioni, dalle spese di gestione e dal contributo al Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada), dalla fiscalità (l’imposta sulla R.c.Auto) e dal contributo al Servizio Sanitario Nazionale.

Il premio medio nel terzo trimestre 2021 è 367 euro, ma per i neo-assicurati sale a 500 euro

Se, come detto, la media è 367 euro, però, si sfiorano i 500 euro per i neo-assicurati: i contratti cosiddetti “nuovi rischi”, che costituiscono il 6,6% del campione monitorato, sono caratterizzati da un livello del prezzo medio superiore rispetto a quelli già in essere (499 contro 358 euro).

Notevoli anche le diversificazioni tra le singole compagnie nelle variazioni annue del prezzo, che sono comprese tra -10,6 e +1,1 per cento.

Permane notevole anche il divario territoriale

Ma la forbice maggiore continua a restare quella tra le aree geografiche del Paese, anche se negli ultimi anni questo enorme divario è andato un po’ attenuandosi. Nel terzo trimestre del 2021 il differenziale di prezzo tra la macro-area più costosa (Sud) e quella meno costosa (Nord Ovest) è pari a 64 euro (405 contro 341 euro): gli assicurati del Sud pagano circa il 19% in più di quelli del Nord-Ovest.

Ma la differenza si fa molto più marcata analizzando i prezzi per provincia. La segmentazione dei mercati locali può essere sintetizzata dall’andamento del differenziale tra il premio medio imponibile di Napoli e Aosta, storicamente le province più e meno costose, che nel terzo trimestre 2021 è risultato pari, rispettivamente, a 450 e 239 euro: il differenziale tra le due province, pari a 211 euro, si è ridotto del -7,1% su base annua, ma resta elevatissimo.

Secondo l’indagine Ivass, nel confronto su base annua rispetto al terzo trimestre 2020 nessuna provincia registrerebbe aumenti di prezzo, ma la riduzione media non va oltre il -4%.

In calo la diffusione della scatola nera

Un ultimo accenno alla black box.  Il 21,2 per cento delle polizze stipulate nel terzo trimestre del 2021 prevede una clausola con effetti di riduzione del premio legata alla presenza di scatola nera. Il suo tasso di penetrazione, tuttavia, è in riduzione di -2 punti percentuali rispetto al terzo trimestre 2020: un calo più accentuato nelle province del Centro-Sud Italia, generalmente caratterizzate da una più ampia diffusione della black box rispetto alla media nazionale (ad esempio Crotone -7,1 per cento, Catania -6,4 per cento, Caltanissetta -6,1 per cento).

I valori più elevati di diffusione si registrano a Caserta (65,1 per cento), Napoli (53,8 per cento) e Reggio Calabria (38,2 per cento); il valore minimo a Bolzano (3,9 per cento). Il tasso di penetrazione della scatola nera a Napoli, pur in calo rispetto all’anno precedente (-3,9%), si conferma più che triplo rispetto a quello di Milano (16,3 per cento).

 

Scritto da:

Dott. Nicola De Rossi

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Categoria:

Blog Incidenti da Circolazione Stradale

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