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L’82enne di La Salute di Livenza è spirato l’8 luglio in seguito all’incidente stradale del 25 maggio: l’autopsia è stata richiesta dalla famiglia stessa per chiarire le cause della morte

Siamo perfettamente consapevoli che è un periodo di ferie, ma l’autorità giudiziaria faccia il possibile per consentirci di dare una degna sepoltura al nostro caro”. L’accorato appello, rivolto alla Procura di Pordenone, è quello dei figli di Paolo Palamin, l’ottantaduenne residente a La Salute di Livenza, frazione di San Stino, nel Veneziano, conosciutissimo e stimato da tutti nella sua comunità, e non solo, per la sua attività di storico locale, ricercatore e collezionista di foto d’epoca, di cui non si sa ancora quando potranno essere celebrati i funerali, a ormai più di due settimane dalla tragica morte per le conseguenze di un incidente stradale dopo una ancora più lunga agonia.

Com’è tristemente noto, Palamin era rimasto coinvolto in un tremendo sinistro alle 8.30 del mattino del 25 maggio scorso all’intersezione tra via Regadura e via Alfieri, nella stessa La Salute: la sua vecchia Renault 5 si era scontrata con una Citroen C3 condotta da un diciannovenne, anche lui del posto, M. R., per cause al vaglio della polizia locale di San Stino. Un urto violentissimo, la sua vettura è andata praticamente distrutta. L’anziano era stato trasportato in gravissime condizioni all’ospedale dell’Angelo di Mestre, e poi era stato trasferito e avvicinato nel nosocomio di Portogruaro, ma di fatto non si era mai ripreso e purtroppo l’8 luglio 2023 è spirato nello stesso presidio ospedaliero.

Il Pubblico Ministero della Procura di Pordenone, dott. Andrea Del Missier, ha quindi automaticamente aperto un procedimento penale per omicidio stradale in capo al giovanissimo automobilista di controparte e i familiari della vittima, per essere assistiti, attraverso il responsabile della sede di San Donà di Piave e Area manager Veneto Riccardo Vizzi, si sono affidati a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, e all’avvocato Andrea Piccoli, del foro di Treviso.

Il Sostituto Procuratore aveva rilasciato il nulla osta per i funerali, ma i congiunti e i loro patrocinatori, anche in virtù dell’ampio lasso di tempo intercorso tra il sinistro e il decesso, hanno ritenuto opportuna se non necessaria un’autopsia per stabilire le esatte cause della morte e confermare la sua diretta correlazione con le lesioni riportate nell’incidente, verificando bene anche tutte le lesività, elemento, questo, rilevante anche ai fini dell’accertamento di tutte le responsabilità del sinistro stesso. Il 13 luglio è stata quindi presentata una formale richiesta in tal senso al magistrato inquirente, che ha ritenuto l’istanza degna di accoglimento, tanto da porre subito sotto sequestro la salma, che si trova nell’obitorio dell’ospedale di Portogruaro, e da bloccare quindi le esequie, che erano state inizialmente fissate per sabato 15 luglio.

Da allora, tuttavia, i congiunti di Palamin non hanno più ricevuto alcuna notizia ufficiale dalla Procura di Pordenone relativamente all’esame, di qui dunque il loro appello affinché l’accertamento venga concluso al più presto e si possa quindi ri-fissare la data di un funerale che sarà di certo partecipatissimo e fare sì che il compianto storico possa quanto meno riposare in pace.

Caso seguito da:

Dott. Riccardo Vizzi

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Categoria:

Incidenti da Circolazione Stradale

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