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Attesa una folla commossa per l’estremo saluto all’ennesima vittima di un infortunio sul lavoro: la moglie e le figlie chiedono con forza di sapere cosa sia successo e giustizia

Saranno celebrati sabato 14 ottobre 2023, alle ore 10, nella chiesa di Santa Croce di Boretto, nel Reggiano, il paese di cui era originario, i funerali di Claudio Piccinini, il camionista di 68 anni, residente a Cavriago, ennesima vittima sul lavoro di una carneficina senza fine: com’è tristemente noto, l’uomo la mattina di venerdì 6 ottobre è stato agganciato e poi schiacciato da una ruspa in manovra di retromarcia condotta da un operaio cinquantenne, pure di Boretto, nella cava di sabbia dell’impresa Bacchi, a Guastalla, un assurdo infortunio simile peraltro a quello costato la vita, solo due giorni prima, in un cantiere a Olmo di Gattatico, a un imprenditore edile quasi coetaneo, Rosario Senatore, 67 anni.

Una morte che colpisce doppiamente perché Piccinini aveva già maturato da tempo età e contributi per andare in pensione, ma aveva deciso di continuare a lavorare, regolarmente assunto con contratto a tempo indeterminato, per la Base srl, società dello stesso gruppo Bacchi con sede a Bologna specializzata in logistica a trasporti, per prendere qualche soldino in più e finire più agevolmente di pagare il mutuo della casa.

La Procura di Reggio Emilia, che ha naturalmente aperto un procedimento penale per omicidio colposo, non ha ritenuto necessario disporre l’autopsia sulla salma essendo chiaro che il lavoratore è deceduto a causa dei gravissimi politraumi da schiacciamento, e oggi, mercoledì 11 ottobre, ha rilasciato il nulla osta alla sepoltura, dando così modo alla moglie Lidia e alle figlie Chiara e Stella di fissare la data dell’ultimo saluto, che sarà molto partecipato: Piccinini era conosciuto e ben voluto da tutti a Boretto e non solo, la tragedia, poi, ha scosso tutta la comunità e il mondo del lavoro reggiano, anche i sindacati si sono mobilitati dopo l’escalation di incidenti mortali accaduti negli ultimi giorni in provincia proclamando uno sciopero per il 20 ottobre. Ci saranno anche tanti colleghi di lavoro e sindacalisti.

I familiari della vittima, che lascia anche quattro amati nipoti, distrutti dal dolore, adesso chiedono però anche e soprattutto di sapere cosa sia successo, come sia stato possibile morire di lavoro in quel modo, di chi siano le responsabilità: Piccinini, oltre che persona molto attiva e generosa, era appassionato della sua attività e della sua professione, era un camionista esperto e di sicuro affidamento.

La moglie e le figlie si aspettano dunque delle risposte dall’inchiesta in corso da parte della magistratura, con il supporto degli ispettori dello Spsal intervenuti per i rilievi del caso, ed è proprio per fare piena luce sui fatti e rendere giustizia al loro caro – è unicamente questo che preme loro – che hanno deciso di farsi assistere da degli esperti affidandosi, attraverso l’Area manager per l’Emilia Romagna dott.ssa Sara Donati, a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nella tutela dei diritti dei cittadini, unitamente all’avv. Nicola Termanini del foro di Modena. Studio3A ha già richiesto di poter acquisire tutti gli atti disponibili ed è pronto a mettere a disposizione propri consulenti tecnici nel caso in cui il Sostituto Procuratore inquirente decida di disporre appositi accertamenti non ripetibili e il legale sta monitorando le indagini preliminari della Procura.

Prima del funerale, si potrà rendere visita e omaggio a Claudio Piccinini tutti i giorni dalle 8 alle 19 presso le camere ardenti dell’ospedale di Guastalla, dove venerdì 13 ottobre alle 18 sarà anche recitato il santo rosario. Dopo le esequie il sessantottenne riposerà nel cimitero di Boretto.

Caso seguito da:

Dott.ssa Sara Donati

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Infortuni sul Lavoro

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