Spesso costringono gli assicurati ad estenuanti cause anche per poche migliaia di euro, ma guadagnano miliardi e non risentono di alcuna crisi. Il 16 novembre 2021 l’Ivass, l’Istituto di Vigilanza, ha pubblicato il bollettino statistico relativo alla raccolta premi assicurativi e nuova produzione nel secondo trimestre 2021, che per le compagnie è andato a gonfie vele.
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Nel primo semestre 2021 raccolti premi per 78 miliardi: in crescita soprattutto il ramo vita
La raccolta premi complessiva nei rami vita e danni nei primi sei mesi del 2021 è risultata pari a qualcosa come 77,8 miliardi di euro, in aumento del 14,4% rispetto al primo semestre del 2020. L’incremento è da attribuire principalmente alla raccolta vita (+18,6%) che è il settore prevalente nel mercato assicurativo italiano con 58,3 miliardi di euro di premi.
Il recupero è concentrato in particolare nel ramo III relativo alle polizze unit e index linked, la cui raccolta semestrale è cresciuta di 8,5 miliardi di euro (+61,2%) rispetto al 2020 segnando il miglior risultato mai rilevato. Il ramo I, a cui sono collegate le polizze vita cosiddette “pure”, è cresciuto su base annua di 2,5 miliardi di euro (+8%). Sono invece diminuiti i premi relativi ai Fondi Pensione (ramo VI) e alle operazioni di capitalizzazione (ramo V). La nuova produzione del settore vita, poi, è aumentata di poco più di 8 miliardi (+23,8%) rispetto all’analogo periodo del 2020.
In attivo anche il ramo danni
Bene anche la raccolta nel settore danni, che nei primi sei mesi del 2021 è stata di 19,5 miliardi, in aumento del 3,4% rispetto alla prima metà del 2020.
Il comparto non-auto, dopo la fase recessiva attraversata durante la pandemia, ha ricominciato a crescere in tutti i rami principali. Nel comparto auto è aumentata la raccolta legata alle coperture facoltative a tutela dei veicoli – Corpi Veicoli Terrestri (+211 milioni) mentre il ramo r.c auto ha fatto segnare una riduzione (-195 milioni).
I principali canali di distribuzione
Per le polizze vita, gli sportelli bancari e postali si confermano il principale canale di distribuzione (56,3% del totale); per quelle danni, il canale prevalente sono le agenzie con mandato (69,2% del totale dei rami e l’84,5% della R.C. autoveicoli terrestri).
Scritto da:
Dott. Nicola De Rossi
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Categoria:
Blog Incidenti da Circolazione StradaleCondividi
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