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Più di sessantunomila infortuni agli studenti nelle scuole nel 2022, e parliamo solo degli istituti pubblici statali, a cui vanno aggiunti i quasi quindicimila incidenti occorsi ad insegnanti.

In occasione del 22 novembre, “Giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole”, l’Inail ha pubblicato il “Dossier Scuola”, ottava edizione, una panoramica completa delle iniziative formative realizzate dalle strutture centrali e territoriali in tema di prevenzione e salute. Assieme ad esse anche i dati relativi agli infortuni scolastici denunciati nel 2022, oltre a quelli sugli investimenti per il rinnovo e l’adeguamento del patrimonio edilizio.

Nel 2022, 61.086 denunce di infortunio da parte degli studenti delle scuole pubbliche statali

I numeri dimostrano come la definitiva riapertura degli istituti dopo il periodo emergenziale dovuto alla pandemia stia (purtroppo) riportando progressivamente il complesso delle denunce registrate ai livelli ante-Covid19.

Nel 2022, infatti, sono state presentate complessivamente 61.086 denunce che rispetto al 2019, con 78.877 casi, rappresentano il 22,6% in meno, mentre registrano un incremento del 52,6% rispetto al 2021, con 40.025 casi.

Netto l’incremento sul 2021, al Sud un più che raddoppio, si sta tornando ai livelli ante-Covid

L’incremento delle denunce nel complesso, rispetto al 2021, è il risultato di tendenze diverse a livello di genere: +51,7% per le studentesse e +53,3% per gli studenti, con una prevalenza maggiore di casi per questi ultimi (58% del totale). 

Il numero maggiore di denunce (21.441) è concentrato nelle regioni del Nord-ovest, seguite da Nord-est (16.360), Centro (10.502), Sud (9.075) e Isole (3.708). È tuttavia il Sud a registrare l’incremento più importante con il 116% in più rispetto al 2021. Seguono le Isole con il 53,0%, il Centro con il 47,0%, il Nord-ovest con il 45,9% e il Nord-est con 41,6%.

 

Lesioni più frequenti, lussazioni, distorsioni, distrazioni, fratture e contusioni

Per quanto riguarda la natura delle lesioni, i dati relativi agli infortuni accertati positivamente mostrano nel 2022 una prevalenza di lussazioni, distorsioni e distrazioni (36,8% del totale), seguite da fratture (33,3%), contusioni (26,9%), e ferite (2,6%), mentre tra le “sedi” delle lesioni prevalgono gli arti superiori (52,2% del totale), seguiti da arti inferiori (38,1%), testa (5,0%), torace e organi interni (3,1%) e colonna vertebrale (1,6%).

In crescita, anche rispetto al 2019, pure gli infortuni occorsi agli insegnanti, 14.937

Anche per gli infortuni occorsi agli insegnanti delle scuole pubbliche statali, gli effetti della revoca delle misure di contenimento hanno portato a una forte ripresa del numero complessivo delle denunce superando i livelli pre-pandemia. Con 14.937 denunce, il 2022 registra un aumento del 32,2% rispetto al 2021 e supera addirittura dell’8,1% il livello del 2019 (13.820 casi).

Nel 2022, la maggior parte dei casi di denuncia riguarda infortuni occorsi a insegnanti di genere femminile (85,5%), in aumento del 30,3% rispetto al 2021. Anche tra i maschi il numero di denunce è in crescita, e la variazione rispetto ai 12 mesi precedenti è decisamente più elevata (44,7%).

Il maggior numero di casi (3.806) si concentra nelle regioni del Nord-est, seguite da quelle del Sud (3.600), dal Nord-ovest (3.096), dal Centro (3.017) e dalle Isole (1.418). Rispetto al 2021, tutte le macroregioni hanno registrato un forte incremento. Le oscillazioni più importanti sono state rilevate anche qui nel Sud (+58,9%) e nel Nord-est (+35,5%). Seguono il Centro (+29,5%), il Nordovest (+19,1%) e le Isole (+9,5%).

Per quanto riguarda la natura delle lesioni, i dati relativi agli infortuni accertati positivamente nel 2022 mostrano una prevalenza di contusioni (37,9% del totale), seguite dalle lussazioni, distorsioni e distrazioni (32,6%), fratture (25,2%) e ferite (3,4%), mentre tra le sedi delle lesioni prevalgono gli arti inferiori (39,8% del totale), seguiti da arti superiori (20,9%), colonna vertebrale (14,1%), testa (14,1%) e torace ed organi interni (11,1%).

 

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Scritto da:

Dott. Nicola De Rossi

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Categoria:

Infortuni sul Lavoro

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