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Incidenti stradali con animali selvatici in aumento

Le nuove tecnologie possono prevenire queste collisioni

Incidenti stradali con animali selvatici: Dieci morti in soli sei mesi. La problematica degli incidenti stradali con animali è tutt’altro che secondaria. Secondo i dati dell’osservatorio dell’Asaps, l’Associazione degli Amici della Polizia Stradale, nel primo semestre 2017 in Italia si sono verificati 75 sinistri rilevanti, che hanno causato 10 vittime e 91 feriti gravi: un dato in sensibile incremento rispetto all’analogo periodo di riferimento del 2016, in cui gli episodi registrati erano stati 58, i morti 9 e i feriti 68. E questo senza considerate tutti quei casi in cui fortunatamente l’impatto non cagiona conseguenze fisiche alle persone, anche se poi ad avere la peggio sono gli animali: il report, infatti, considera solo gli incidenti nei quali i conducenti, oppure i passeggeri, abbiano riportato lesioni o, peggio, perso la vita.

Sempre secondo l’Asaps, sono 59 gli incidenti stradali avvenuti di giorno e 16 quelli segnalati nelle ore notturne; 70 si sono verificati lungo la rete ordinaria, 5 su quella autostradale; 57 incidenti, infine, hanno coinvolto autovetture, 3 autocarri o pullman, 22 motoveicoli, 8 delle biciclette. I sinistri stradali con conseguenze per le persone sono stati 9 in Emilia Romagna e Abruzzo, 8 in Lombardia, 6 in Toscana e Lazio, 5 in Sicilia, 4 in Campania, Liguria, Veneto, Marche e Sardegna.

La maggior parte degli incidenti stradali ha visto coinvolti animali selvatici (65 incidenti), in particolare cinghiali, ma anche cervi, lupi e caprioli. In 10 occasioni, invece, l’auto ha colpito un mammifero domestico: cani, ma anche mucche e cavallo.

E’ chiaro che queste statistiche in continuo aumento, e come detto sottostimate, oltre a richiamare alla prudenza quanti attraversano aree notoriamente a rischio di attraversamento fauna selvatica, devono sollecitare gli enti preposti ad attuare ogni tipo di intervento possibile: aggiungendo i dati di luglio, e quindi aggiornando il bilancio ai primi sette mesi dell’anno, i morti da incidenti stradali con animali selvatici sono saliti a 11 e i feriti gravi a 109.

Al riguardo, è interessante l’esperienza che sta sviluppando la comunità montana Valli del Verbano, nel Varesotto, dove negli ultimi cinque anni la Polizia Provinciale ha rilevato 800 incidenti stradali sul genere: la sola Regione Lombardia ha speso oltre 2 milioni e 800 mila euro in indennizzi per incidenti con animali selvatici tra il 2004 e il 2012.

Da fine ottobre saranno attivati in alcuni punti sensibili del territorio della Comunità Montana i sistemi di prevenzione previsti dal progetto “Road Kill”, finanziato dalla Fondazione Cariplo e realizzato in collaborazione con Oikos. Si tratta di un sistema anti-collisione con tecnologia tutta italiana, composto di una serie di sensori installati lungo i tracciati più “caldi” del territorio che rilevano, attraverso termocamere, la presenza di animali nei pressi della strada. Il sistema di avviso si attiva automaticamente quando rileva contemporaneamente un animale in prossimità del tratto stradale e un veicolo in avvicinamento: un cartello luminoso avvisa il guidatore e lo invita a rallentare. Se la velocità rilevata consente il passaggio dell’animale, il compito della tecnologia termina qui. Se invece i sensori rilevano un rischio di collisione, il sistema invia un segnale acustico in modo da spaventare l’animale e farlo tornare indietro. I segnali acustici variano ogni volta in modo che l’animale non si abitui a un determinato suono e riconosca il pericolo. Attualmente sono attivi 6 rilevatori nella Comunità Montana Valli del Verbano e altri 2 sono in fase di installazione.

Questa tecnologia è l’evoluzione di un altro progetto, “Life Strade” finalizzato ad evitare gli incidenti stradali con animali selvatici, finanziato dalla Comunità europea e sperimentato dalla Regione Umbria, Toscana e Marche e dalle Province di Perugia, Terni, Siena, Grosseto e Pesaro e Urbino dal primo gennaio 2013 al 31 dicembre 2016. Con risultati importanti. Sono stati installati un totale di 17 sistemi anti-collisione sui tratti campione delle strade delle cinque province coinvolte, e gli incidenti si sono pressoché azzerati.

Bisogna dunque andare avanti su questa strada investendo le risorse necessarie per estendere questo sistema, ma anche per sensibilizzare gli automobilisti sui rischi di incidenti con gli animali selvatici, anche sulle strade statali, e dunque sulla necessità di tenere una velocità adeguata.

Scritto da:

Dott. Nicola De Rossi

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Categoria:

Blog Responsabilità della Pubblica Amministrazione

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