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Meno vittime ma molti più incidenti gravi. L’apposito osservatorio dell’Asaps ha diffuso i dati relativi ai sinistri stradali causati dagli animali nel corso del 2021, un fenomeno che sta diventando sempre più preoccupante. Sono intatti ben 213 gli incidenti significativi – il report considera solo quelli con persone ferite o decedute – che hanno visto il coinvolgimento di animali, in metto aumento rispetto 157 del 2020 (+35,7%) e ai 164 del 2019: se non altro, pur essendo aumentati gli eventi, le persone decedute sono state un po’ meno, 13, rispetto alle 16 del 2020 (-18,7%) e alle 15 nel 2019.

Le persone rimaste ferite seriamente, però, 261 sono purtroppo aumentate come i sinistri: nel 2020 erano state 215 (+21,4%) e nel 2019 221.

Su 213 incidenti gravi con 13 morti e 261 feriti, la maggior parte ha coinvolto animali selvatici

Nella stragrande maggioranza dei casi, 199, l’incidente è avvenuto con un animale selvatico (93,4%) e solo in 14 occasioni con un animale domestico (6,6%); 170 sinistri sono accaduti di giorno e 43 di notte e, anche qui, la quasi totalità, 199, è avvenuta sulla rete stradale ordinaria: appena 14 sono successi nelle autostrade e extraurbane principali.

L’auto il veicolo più interessato al fenomeno, la Toscana la regione più colpita

In 162 casi gli incidenti hanno riguardato auto, in 62, quelli dalle conseguenze più gravi, un motociclo, in 15 una bicicletta e in un caso un autocarro: la somma è superiore al numero di eventi perché in alcuni sinistri sono rimasti coinvolti più veicoli.

Quanto alla localizzazione, al primo posto negli incidenti gravi causati da investimenti di animali troviamo la Toscana con 27 sinistri, seguono il Lazio con 25, la Lombardia con 23, l’Emilia-Romagna con 15, le Marche, il Piemonte e il Veneto con 13, la Liguria con 12, la Puglia con 11, la Campania e l’Abruzzo con 10, il Friuli Venezia Giulia con 8, la Sardegna con 7, il Trentino Alto Adige con 6, la Sicilia e la Calabria con 5, il Molise con 4, l’Umbria e la Basilicata con 3.

Gli incidenti con soli danni materiali sono migliaia, e vanno denunciati per essere risarciti

Si tratta peraltro solo della punta di un iceberg perché sono svariate migliaia, e non vengono nemmeno tutti denunciati, gli incidenti nei quali muore o rimane ferito solo l’animale e il mezzo riporta solo danni materiali, spesso ingenti: i danneggiati tuttavia devono sempre denunciare il fatto, perché hanno il diritto di essere risarciti, un obiettivo reso ora meno complicato dagli ultimi chiarimenti della Cassazione, che ha stabilito come i danni vadano sempre chiesti alla Regione, in qualità di soggetto deputato alla gestione della fauna selvatica, la quale poi si rivarrà eventualmente su altri Enti a cui abbia delegato queste specifiche funzioni in quella determinata area.

I numeri impongono alle istituzioni preposte interventi urgenti per tutelare l’incolumità degli utenti della strada e degli stessi animali, soprattuto in alcune zone boschive o vicine a parchi naturali dove questo tipo di eventi è particolarmente frequente per l’elevata presenza di specie.

Scritto da:

Dott. Nicola De Rossi

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Categoria:

Incidenti da Circolazione Stradale

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