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L’incidente è accaduto il 9 febbraio, la donna è rimasta a lungo ricoverata all’Angelo, è stata operata, ne avrà per mesi: Studio3A ha già chiesto i danni

Si è fratturata di tutto dopo una rovinosa caduta causata da un’insidiosa “catenella” in un parcheggio davanti alla stazione ferroviaria di Mestre e ora cerca testimoni che abbiano assistito all’incidente in vista della difficile battaglia per il risarcimento che l’aspetta assieme a Studio3A a cui si è rivolta.

Vittima del grave infortunio una cinquantanovenne di Spinea che lo scorso 9 febbraio 2022, alle 14.15, appena uscita dal lavoro, stava caminando nei pressi degli stalli riservati alla Polizia di Stato nella stazione dei treni di Mestre, in viale Stazione, verso la quale procedeva. Su questi posti auto, evidentemente per delimitarli e interdirli ai mezzi non autorizzati, è stata installata una catena collegata tramite pilastrini in cemento che però in quel momento era completamente a terra, non visibile e non segnatala: la signora vi è inciampata sopra finendo lunga distesa per terra, con conseguenze disastrose.

La malcapitata, trasportata all’ospedale dell’Angelo di Mestre, ha riportato fratture scomposte e multiple agi arti, più precisamente alla tibia sinistra, all’omero sinistro e a entrambi i polsi delle mani, ed è stata sottoposta a un intervento chirurgico in anestesia totale per ridurre le fratture, per una prognosi pesantissima: ne avrà per dei mesi per recuperare e le residuerà comunque un’invalidità permanente non di poco conto. E’ rimasta ricoverata fino all’altro ieri all’Angelo e ora è stata trasferita in una struttura per la riabilitazione. 

La cinquantanovenne, per essere assistita, attraverso il responsabile della sede di Mestre e Area Manager Veneto, Riccardo Vizzi, si è affidata a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, che ha subito fatto richiesta alla Polizia di Stato di conservare le immagini delle telecamere fisse puntate sul luogo che dovrebbero aver ripreso per intero le fasi della caduta e l’effettivo stato dei luoghi e, nell’attesa di chiarire con esattezza di chi sia la proprietà di quel park, ha presentato una richiesta danni, chiedendo contestualmente di fornire le coperture assicurative, alle Ferrovie dello Stato e al Comune di Venezia. 

Sarebbe però molto utile per la ricostruzione dei fatti poter acquisire anche le testimonianze di quanti hanno assistito all’evento, che certamente ci sono considerato quanto quel sito è frequentato, vista anche la vicina presenza di un capolinea dei bus e della stazione dei taxi: la cinquantanovenne spinetense nell’immediatezza, in preda ai dolori lancinanti per le fratture, non ha avuto modo di prendere i riferimenti degli astanti che l’hanno inizialmente soccorsa. Chi avesse informazioni utili può contattare Studio3A al numero verde 800090210.

Caso seguito da:

Dott. Riccardo Vizzi

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Categoria:

Responsabilità della Pubblica Amministrazione

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