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Le precisazioni dei familiari di Arson Kukaj, il 33enne di origini albanesi vittima del tragico incidente di venerdì sera a Piacenza e spirato dopo due giorni di agonia
Non un “tamponamento” ma un tragico investimento mentre attraversava sulle strisce pedonali. Distrutti dal dolore per la tremenda perdita del loro caro, ci tengono tuttavia ad apportare delle fondamentali precisazioni sulla dinamica del terribile incidente i familiari di Arson Kukaj (in foto), il trentatreenne di origini albanesi ma da tempo residente a Piacenza vittima del sinistro occorso nella tarda serata di venerdì 30 maggio 2025 in città, in via XXI Aprile, e deceduto dopo due giorni di agonia, domenica primo giugno, nell’ospedale cittadino dov’era stato trasportato in condizioni disperate, in seguito ai gravissimi politraumi riportati.
A quanto chiariscono i suoi congiunti, il giovane non stava pedalando in sella alla sua bicicletta procedendo nella stessa direzione di marcia della Volkswagen Golf che l’ha travolto, ma stava attraversando la strada servendosi negli appositi attraversamenti pedonali, come aveva appena fatto la sua fidanzata, che lo precedeva, che per fortuna non è rimasta coinvolta e che ha visto con i propri occhi tutta la drammatica scena: com’è tristemente noto, il trentatreenne è stato quindi caricato sulla vettura, ne ha sfondato il parabrezza ed è stato scagliato a diversi metri di distanza del punto dell’impatto rovinando esanime sull’asfalto, così come la bici.
Proprio per fare piena luce sui fatti e le responsabilità, essere assistiti e ottenere giustizia, i familiari di Arson Kukaj, attraverso i consulenti personali dott.ssa Sara Donati, responsabile della sede di Bologna, e Sabino De Benedictis, responsabile della sede di Bari, si sono affidati a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nella valutazione delle responsabilità civili e penali in ogni tipologia di sinistro e nella tutela dei diritti dei cittadini, con la collaborazione dell’avv. Nicola Termanini del foro di Modena.
La famiglia Kukaj è infatti attesa delle decisioni della Procura piacentina, che ha automaticamente aperto un procedimento penale per l’ipotesi di reato di omicidio stradale in capo al conducente della macchina investitrice e che potrebbe disporre l’autopsia sulla salma della vittima, ancora sotto sequestro: quando arriverà il nulla osta alla sepoltura, si potrà fissare la data dei funerali.
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Caso seguito da:

Sabino De Benedictis
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Incidenti da Circolazione StradaleCondividi
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