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La Procura di Udine ha disposto l’accertamento nell’ambito dell’inchiesta che vede indagate quattro persone, tre figure apicali dell’azienda e un collega della vittima

Sarà effettuata nella mattinata di domani, venerdì 9 maggio, presso l’ospedale di Tolmezzo, l’autopsia sulla salma di Paolo Straulino (in foto), l’operaio di Sutrio (Ud) rimasto vittima, ad appena cinquant’anni, dell’ennesimo, tragico infortunio sul lavoro, la sera di sabato 3 maggio 2025, nello stabilimento di Ovaro (Ud) della grossa cartiera Reno De Medici. L’incarico sarà conferito alle ore 9, negli uffici della Procura di Udine, dal Pubblico Ministero dott.ssa Claudia Danelon, titolare del relativo procedimento penale, al medico legale dott. Carlo Moreschi e al tossicologo prof. Riccardo Addobbati. I due consulenti tecnici, poi, procederanno a seguire con l’esame che dovrà accertare le cause del decesso ma da cui si conta di ricavare anche, attraverso la disamina delle lesività, elementi utili all’esatta ricostruzione del terribile incidente, per il quale il Sostituto procuratore ha iscritto nel registro degli indagati, anche come atto dovuto per dare loro modo di nominare eventuali consulenti tecnici di parte per questo e altri accertamenti non ripetibili, quattro soggetti dell’azienda, più la società stessa: la fabbrica di Ovaro non è purtroppo nuova a gravi infortuni e nel 2018 vi perse la vita un altro lavoratore di 35 anni, Patrik Cattarinussi, per la cui morte nel 2023 è stato condannato in primo grado a sei mesi l’allora direttore dello stabilimento.

Nello specifico, il magistrato inquirente, la cui inchiesta dovrà chiarire se e quali violazioni alle norme antinfortunistiche abbiano determinato l’incidente e, dunque, le varie responsabilità, indaga per l’ipotesi di reato di omicidio colposo Giulio Migotti, 54 anni, di Forni Avoltri (Ud), l’operaio e collega di Straulino che stava movimentando all’interno dell’opificio con una benna i pesanti imballaggi di carta da macero, da 12 quintali, uno dei quali sarebbe caduto finendo per schiacciare la vittima, che non ha avuto scampo; Gianluca Scaglioni, 55 anni, di Milano, in qualità di Consigliere delegato della R.D.M. Ovaro Spa e datore di lavoro del cinquantenne; Rosario De Marchi, 57 anni, di Ovaro, quale procuratore della società e direttore dello stabilimento nonché titolare di poteri decisionali e di spesa in materia di salute e sicurezza sul lavoro; Luca Rupil, 51 anni, di Ovaro, come preposto alla sicurezza e capoturno presente al momento del fatto. Alla società viene invece contestato l’illecito amministrativo previsto dall’articolo 25 del Testo unico sulla Sicurezza nei luoghi di lavoro, per “omicidio colposo o lesioni gravi o gravissime commesse in violazione delle norme sulla salute e sicurezza sul lavoro”.

I familiari di Straulino, in passato anche campione di atletica leggera, che non era sposato e che ha lasciato un fratello gemello, con cui viveva a Sutrio, un altro fratello e una sorella, per essere assistiti, fare piena luce sull’incidente e su tutte le responsabilità e ottenere giustizia, attraverso l’Area Manager per il Friuli Venezia Giulia e responsabile della sede di Udine, Armando Zamparo, si sono affidati a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, con la collaborazione dell’avv. Elisabetta Zuliani del foro di Udine. E Studio3A metterà a disposizione per l’autopsia quale consulente tecnico per la parte offesa il medico legale dott.ssa Elisa Polonia, che parteciperà alle operazioni peritali.

Una volta ultimato l’esame l’autorità giudiziaria rilascerà il nulla osta alla sepoltura e i fratelli di Paolo Straulino potranno fissare, ormai per la prossima settimana, i funerali del loro caro, che saranno partecipatissimi, la tragedia ha destato vasta eco e commozione, oltre alla solita rabbia per le tante, troppe morti bianche, in tutta la regione: a Ovaro la produzione dello stabilimento si fermerà per consentire a tutti i dipendenti di partecipare alle esequie e a Sutrio, dove saranno celebrate le esequie, le attività abbasseranno le serrande in segno di lutto.

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Armando Zamparo

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Infortuni sul Lavoro

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