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Una ‘black list’ di 60 nomi su cui potrebbero ricadere responsabilità penali per il crollo del Ponte Morandi di Genova che ha causato la morte di 43 persone. È quanto hanno predisposto gli uomini del primo gruppo della Guardia di finanza, integrando un primo elenco di 25 persone, in una informativa inviata nelle ultime ore ai Pubblici Ministeri che indagano sul collasso del viadotto, proprio in concomitanza con le celebrazioni per il primo mese dal disastro.

 Ai magistrati spetta ora il compito di un eventuale aggiornamento del registro degli indagati, nel quale inizialmente sono state iscritte 20 persone.

I nuovi nomi indicati dalle fiamme gialle nell’informativa alla Procura sono di dipendenti, tecnici o dirigenti di Autostrade, del Ministero dei trasporti e di Spea. Si tratta – secondo l’analisi dei documenti e degli organigrammi aziendali condotta dai finanzieri – di quanti erano a conoscenza delle condizioni del ponte e di chi si occupò del progetto di retrofitting che riguardava i lavori di rinforzo della pila numero 9, quella crollata, e della numero 10.

Scritto da:

Dott. Nicola De Rossi

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Categoria:

Blog Responsabilità della Pubblica Amministrazione

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