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La 75enne si è fratturata un ginocchio. Per la compagnia della vettura è colpa sua (!). Si attende la risposta dell’assicurazione del Comune, sanzionato per la segnaletica

Il Comune di Mira, e già questo ha dell’incredibile, è stato sanzionato dalla sua stessa polizia locale per “segnaletica incongruente”, l’automobilista non ha comunque rispettato il “dare la precedenza”, eppure per ora nessuno si assume le proprie responsabilità nei confronti di un’incolpevole anziana investita su una pista ciclabile e che si è rotta un ginocchio.

Sono le 9 del mattino del 3 agosto scorso quanto L. P.75 anni, di Mira, sta procedendo in sella alla sua bicicletta lungo la ciclopedonale di via Ticino, in direzione Oriago-Marano, quando, all’intersezione dove la pista attraversa una laterale, via Umbria, viene centrata da una Audi A3 condotta da D. C.34 anni, di Dolo, che sta uscendo da quest’ultima strada e manca la precedenza dovuta al velocipede invadendo l’attraversamento ciclabile. In seguito all’urto, la malcapitata cade malamente a terra: viene trasportata in ambulanza all’ospedale di Dolo dove, dopo tutti gli accertamenti, tra le varie lesioni le riscontrano anche la frattura del ginocchio destro, per una prognosi di trenta giorni salvo complicazioni. Insomma, una bella botta per la signora, tanto più in ragione dell’età non più giovane, al punto che si sta tuttora sottoponendo a cicli di fisioterapia per recuperare l’uso dell’arto e che i suoi postumi non si sono ancora stabilizzati: si profila una invalidità permanente di non poco conto.

Per essere assistita e adeguatamente risarcita, dunque, la 75enne, attraverso la responsabile dei consulenti personali sinistri gravi Daniela Vivian, si è affidata a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini. Studio3A ha subito chiesto i danni alla compagnia dell’auto, l’Assicuratrice Milanese, e poi, una volta acquisito il verbale della polizia locale, intervenuta per i rilievi, anche al Comune di Mira e alla sua assicurazioneGenerali. Gli agenti, infatti, hanno rilevato “l’incongruenza della segnaletica stradale di via Ticino – per citare il rapporto – Nello specifico sulla pista, direzione da Oriago verso Marano, è presente un cartello di “fine pista ciclabile”, ma sul manto stradale, sull’intersezione, è presente la segnaletica orizzontale di attraversamento pista ciclabile”, che dava quindi tutto il diritto alla ciclista di attraversare in bici con il diritto di precedenza.

I vigili hanno chiesto alla Città Metropolitana, che peraltro non ha risposto, e agli uffici comunali preposti (i Settori 4 Lavori Pubblici e 3 Governo del territorio) se agli atti vi fosse un’ordinanza per l’istituzione e regolamentazione della ciclopedonale in questione. Risposta: non è stata mai emessa alcuna ordinanza che istituisse e regolamentasse la pista né che definisse la sua segnaletica ai sensi del Codice della Strada. “Non essendo supportati i cartelli presenti in loco da alcuna ordinanza”, la polizia locale non ha quindi potuto procedere a contestare alcuna violazione alle parti coinvolte nel sinistro. Ma “in merito alla segnaletica stradale sul percorso posta in modo diverso da quello previsto dal CdS”, gli agenti hanno sanzionato in qualità di Ente proprietario della strada il loro stesso Comune, nella persona del dirigente, per violazione dell’art. 45 commi 1 e 7 del CdS: ”Sono vietati la fabbricazione e l’impiego di segnaletica stradale non prevista o non conforme a quella stabilita dal presente codice, dal regolamento o dai decreti o da direttive ministeriali, nonché la collocazione dei segnali e dei mezzi segnaletici in modo diverso da quello prescritto. Chiunque viola le norme del comma 1 e quelle relative del regolamento, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 419 a euro 1.682”.

Questa contraddizione dei segnali però non fa venir meno le responsabilità dell’automobilista, il quale, prima di uscire da via Umbria e invadere la pista, doveva accertarsi che non sopraggiungessero ciclisti, anche perché aveva davanti il segnale verticale di “dare la precedenza” e quello orizzontale di “attraversamento pista ciclabile”. Ma l’Assicuratrice Milanese ha denegato qualsiasi richiesta di risarcimento, asserendo che il proprio assicurato non avrebbe alcuna colpa e, addirittura, che sarebbe stata l’anziana ciclista ad andare addosso alla macchina!

E il Comune di Mira, che è stato multato dai suoi stessi agenti? La richiesta danni alla sua compagnia, Generali, è stata formulata da un mese, ma per ora nessuna risposta a parte l’apertura di rito del sinistro. Per cautelarsi, intanto, Studio3A ha predisposto una denuncia querela nei confronti sia del conducente della macchina sia del Comune all’indirizzo della Procura della Repubblica di Venezia che è stata presentata entro i termini dalla propria assistita, nella speranza di riuscire a sbloccare la situazione e ottenere al più presto quanto le spetta per i pesanti danni biologici e morali subiti. 

Caso seguito da:

Daniela Vivian

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Categoria:

Incidenti da Circolazione Stradale

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