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Con una storica sentenza, la n. 500/2019 pubblicata il 15 gennaio 2019, la sezione III quater del Tar Lazio ha disposto che i ministeri dell’Ambiente, della Salute e dell’Istruzione, Università e Ricerca, dovranno “adottare una campagna informativa rivolta all’intera popolazione” destinata ad individuare “le corrette modalità d’uso degli apparecchi di telefonia mobile (telefoni cellulari e cordless)”, informando “dei rischi per la salute e per l’ambiente connessi ad un uso improprio degli apparecchi”.

Il Tribunale amministrativo regionale ha dunque accolto il ricorso dell’Associazione per la prevenzione e la lotta all’elettrosmog, in quanto i Ministeri non hanno adempiuto ad “informare la popolazione sui danni a breve e lungo termine connessi all’uso dei telefoni mobili“.

I ministeri si sono difesi sostenendo che non è stato provato che i cellulari causino il cancro e che, in ogni caso, vi è già un foglietto illustrativo contenuto nella confezione dei telefonini. Pertanto, non sarebbe necessaria alcuna campagna d’informazione.

Al contrario, il giudice amministrativo non ha ritenuto sufficiente l’informazione contenuta nei “bugiardini” dei cellulari, per cui dovrà partire la campagna sulle corrette modalità d’uso e su “cosa capita quando non si usa correttamente il telefonino”, ovvero sui danni alla salute può causare l’esposizione a campi elettromagnetici.

“E’ un segnale importante e molto forte che chiedevamo da tempo – ha commentato soddisfatta la Presidente dell’associazione per la lotta all’elettrosmog, Laura Masiero -: si tratta di rischi che non possiamo più sottovalutare. Gli studi scientifici stanno progredendo enormemente, abbiamo dei lavori importanti che indicano come ci siano dei rischi. Siamo di fronte a una sperimentazione globale, di massa, ma non ci si rende conto delle conseguenze che ci sono soprattutto per le fasce più deboli: i bambini sono i più a rischio. I cellulari non sono giocattoli, ma una tecnologia che è utile ma che va usata adeguatamente. Vigileremo sulla campagna informativa”.

Scritto da:

Dott. Nicola De Rossi

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Categoria:

Blog Responsabilità della Pubblica Amministrazione

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