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Oltre 230mila procedimenti civili e penali aperti. E solo nel 16% dei casi le compagnie hanno ragione. Non può che ammetterlo anche l’Istituto di Vigilanza sulle assicurazioni: “i dati sul contenzioso evidenziano una significativa conflittualità nel settore dell’assicurazione obbligatoria r.c. auto e natanti per controversie concernenti: la liquidazione dei sinistri, l’attribuzione della responsabilità, la quantificazione del danno ovvero rifiuti da parte delle imprese a concedere l’accesso agli atti del fascicolo del sinistro trattato.”

 

Il Bollettino statistico sul contenzioso assicurativo

L’Ivass ha dedicato il suo nuovo bollettino statistico, pubblicato il 13 dicembre 2019, al contenzioso assicurativo nel comparto R.c. Auto e Natanti tra il 2010 e il 2018, e i numeri, per quanto in calo rispetto agli anni pregressi, restano impressionanti.

A fine 2018 le cause civili e penali di questi rami pendenti in ogni grado di giurisdizione erano pari a 230.777. “Il lento smontamento del contenzioso pendente, legato all’elevata durata dei processi, penalizza i danneggiati e gli assicurati,” prosegue l’Ivass nella sua introduzione al fascicolo.

I dati più significativi. Il numero complessivo delle cause civili pendenti al 31 dicembre 2018 era pari a 228.139 (-6% rispetto al 2017), mentre le cause penali erano (solo, si fa per dire) 2.638 (queste invece in aumento rispetto al 2017 del +9,7%).

L’importo stanziato a riserva dalle imprese in previsione degli esborsi futuri relativi alle cause pendenti alla fine del 2018 è pari a 5,7 miliardi, con un peso del 32% rispetto alla riserva complessiva di bilancio dei rami r.c. auto e natanti relativa all’anno in questione. Il riservato medio per le cause pendenti del 2018 è pari a 24.580 euro, mentre quello dei sinistri in causa a riserva (che possono essere comprensivi di più cause), ammonta a 24.845 euro.

Per quanto concerne il contenzioso civile di I grado (216 mila cause), si evidenzia una concentrazione del contenzioso in Campania, che da sola assorbe il 39% del totale nazionale (Napoli 26%), per un importo a riserva di 1,1 miliardi, e nel Lazio (14%). La frequenza delle cause in termini di numero sinistri a livello nazionale è pari al 20,4% dei sinistri a riserva, una causa ogni 5 sinistri a riserva, con punte del 45% a Caserta e del 44% a Napoli.

 

Le sentenze sono per lo più sfavorevoli alle compagnie

Ma il dato forse più interessante e che dovrebbe far riflettere è che le sentenze favorevoli alle imprese nelle cause chiuse nel 2018 costituiscono in numero solo il 16% del totale e in valore ancora meno, il 12%. In tutti gli altri casi gli assicurati o i danneggiati hanno parzialmente o totalmente ragione. Le cause chiuse con transazione sono pari al 46% e in valore al 56% del totale, mente i contenziosi chiusi con soccombenza dell’impresa sono pari in numero al 21% e in valore al 32% del totale.

L’importo a riserva per cause civili chiuse con transazione o soccombenza della compagnia ancora da pagare è pari a 292 milioni, di cui 70 milioni riferiti a Napoli e 26 milioni a Roma.

Da notare, ancora, che le cause civili pendenti segnano un picco di 45.945 cause (pari ad un quinto del totale) con riferimento ai sinistri accaduti nel 2016, in corrispondenza del termine prescrizionale di due anni. Nel 2018 sono state promosse numerose cause civili di I grado, pari al 28% del totale, con anno di avvenimento del sinistro 2015 e precedenti, evidenziando una lenta formazione del contenzioso; le cause civili ultra quinquennali di I grado in numero sono il 26% delle cause totali (il 47% per importo), evidenziando così una lenta eliminazione del contenzioso pendente.

 

Le cause penali

Quanto infine alle cause penali pendenti nei diversi gradi di giudizio, come detto alla fine del 2018 erano 2.638 (2.405 nel 2017), con un incremento del 10% rispetto al 2017.

Le cause penali hanno un valore a riserva che ammonta a 311 milioni (395 milioni nel 2017) e presentano tempi lunghi di chiusura. La frequenza per importo relativo alle cause per sinistri con anno di avvenimento anteriore di 5 anni è pari al 34%.

La tipologia di causa è quasi esclusivamente riferita a contenziosi con danni a persona, che presentano una frequenza del 95% e un riservato medio di ben 182.754 euro.

Scritto da:

Dott. Nicola De Rossi

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Categoria:

Blog Incidenti da Circolazione Stradale

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