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Il 3 agosto 2023 il Consiglio dei Ministri ha approvato, in esame preliminare, un fondamentale decreto legislativo di recepimento della direttiva Ue 2021/2118 del Parlamento europeo e del Consiglio, che ha sostituito la precedente direttiva sulla Rc auto obbligatoria.

 

Il d.lgs., a cura del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), apporta alcune modifiche al Codice della Strada e al Codice delle Assicurazioni Private per adattarli alle norme comunitarie, prevedendo, tra l’altro, la prossima emanazione di un decreto attuativo che farà scattare l’obbligo specifico di assicurazione per i veicoli elettrici leggeri, tra cui i monopattini e probabilmente le e-bike.

Rc auto estesa ai veicoli fermi in aree private

Più in generale, il decreto legislativo del Mimit interviene sul perimetro dell’obbligo assicurativo, stabilendo che è l’uso del veicolo a imporlo, indipendentemente dal terreno su cui avviene (anche se in zone il cui accesso è soggetto a restrizioni) o dal fatto che sia fermo o in movimento. Ne consegue l’estensione dell’obbligo anche ai veicoli tenuti fermi in aree private, fissando un principio peraltro già pronunciato dalla Corte di Cassazione con la sentenza n. 21983/21. Il d.lgs. dispone inoltre l’obbligo di Rc auto “a prescindere dalle caratteristiche del veicolo”.

 

Sospensione dell’assicurazione obbligatoria se richiesta dall’assicurato

 

Sono tuttavia previste deroghe dall’obbligo assicurativo per i veicoli non idonei all’uso come mezzo di trasporto, e per quelli ritirati dalla circolazione in quanto destinati alla rottamazione o sotto fermo amministrativo, confisca o sequestro. Resta inoltre la possibilità di sospendere l’assicurazione in caso di utilizzo stagionale del mezzo.

Anzi, tale opzione viene rafforzata perché non più rimessa alla libera scelta dell’impresa assicuratrice, ma obbligatoria se richiesta dall’assicurato. Il termine di sospensione potrà essere prorogato più volte ma non potrà avere una durata superiore a nove mesi nel corso di un anno.

Quindi, ricapitolando, l’obbligo di copertura assicurativa viene esteso ai veicoli a prescindere: dal terreno su cui vengono utilizzati; dal fatto che siano fermi o in movimento; dalla loro circolazione in zone il cui l’accesso è soggetto a restrizioni (per esempio negli aeroporti).

 

Sono, però, esclusi dall’obbligo: i veicoli non idonei all’uso come mezzo di trasporto; i veicoli ritirati dalla circolazione (destinati alla rottamazione o su cui vige fermo amministrativo, confisca o sequestro); i veicoli che vengono sospesi temporaneamente dalla circolazione su richiesta dell’assicurato. Per ottenere la sospensione della copertura occorrerà richiederla formalmente alla compagnia assicurativa e lo stop sarà attivo solo dal momento della registrazione nell’apposita banca dati del Mimit.

 

Cosa cambia per monopattini ad e-bike

 

Ma le novità principali riguardano la Rc Auto obbligatoria per monopattini e, forse, bici elettriche. Il d.lgs., considerando che su questo argomento la nuova direttiva Ue lasciava ampio spazio di manovra ai singoli Stati, ha deciso di introdurre un obbligo specifico di assicurazione per i cosiddetti ‘veicoli elettrici leggeri’.
In particolare, entro 90 giorni dall’entrata in vigore del decreto legislativo del Mimit (termine che però non è mai perentorio), sarà emanato un decreto attuativo, di concerto con il MIT, che dovrà individuare i veicoli elettrici leggeri da sottoporre all’obbligo di copertura assicurativa. Scontato che tra questi ci saranno i monopattini elettrici, anticipando peraltro quanto previsto dalla riforma del Codice della Strada che sarà discussa in Parlamento nei prossimi mesi, ma verosimilmente vi rientreranno anche le e-bike.

 

Altre novità della direttiva Ue sulla Rc-Auto

 

Altri punti cardine della nuova direttiva Ue in materia di Rc Auto, comunque compresi nel d.lgs, riguardano la protezione in tutta l’Unione delle persone lese anche nel caso di insolvenza dell’assicuratore (e non più nel solo nel caso di incidenti causati da veicoli non assicurati o non identificati).

Vi sarà l’istituzione o l’autorizzazione di un Organismo già esistente con la funzione di provvedere al relativo indennizzo; l’armonizzazione dei massimali minimi di copertura, il rafforzamento dei controlli non discriminatori e intrusivi sui veicoli da parte degli Stati membri, il riconoscimento transfrontaliero degli attestati di rischio, la disciplina degli strumenti di comparazione dei prezzi (assumerà maggior vigore lo strumento del preventivatore pubblico, un’applicazione web realizzata dal Ministero dello Sviluppo Economico e dall’Ivass che consente di confrontare i costi delle Rc auto offerte dalle imprese assicurative operanti in Italia) e la disciplina dei sinistri in cui è coinvolto un rimorchio trainato da un veicolo.

Scritto da:

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Dott. Nicola De Rossi

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Categoria:

Incidenti da Circolazione Stradale

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