Articolo Pubblicato il 19 gennaio, 2021 alle 10:00.
La due ruote in fase di sorpasso, il veicolo che svolta a sinistra e l’inevitabile impatto. E’ una delle dinamiche più frequenti degli incidenti auto-moto, non infrequentemente tragici, e anche delle più dibattute nello stabilire le responsabilità. Si sarebbe portati a pensare che le colpe siano sempre di chi sorpassa, ma non è così, e uno degli elementi fondamentali di cui tenere conto è la segnaletica orizzontale, perché se a terra la linea è continua anche l’automobilista deve risponderne. Il 12 gennaio 2021 il Tribunale di Lecce ha pronunciato una sentenza (la n. 87/2021) proprio su un caso simile. Il conducente di un ciclomotore Piaggio aveva citato a giudizio la guidatrice di una Lancia Musa e la sua assicurazione per essere risarcito dei danni fisici subiti in seguito ad un sinistro accaduto nel gennaio del 2013. Egli lamentava che l’automobilista, che procedeva nella sua stessa direzione di marcia, precedendolo, svoltando a sinistra per entrare in una stazione di servizio gli avesse tagliato la strada. La compagnia di assicurazione, costituitasi a giudizio, aveva invece contestato ogni addebito nei confronti del proprio assicurato. I giudici hanno quindi nominato un Consulente tecnico d’ufficio per chiarire la dinamica ed il perito ha accertato, come sosteneva il ricorrente, che la linea di mezzeria, nel senso di marcia dei due utenti della strada coinvolti nel sinistro, restava continua anche in prossimità della pompa di carburante, tanto che la conducente della vettura era stata sanzionata per guida imprudente: comprovato pertanto il concorso di colpa da parte della guidatrice del veicolo, che, immettendosi nel distributore, aveva compiuto una svolta vietata. Per converso, però, il Ctu rilevava, attraverso le dichiarazioni dei testimoni, come l’automobilista avesse azionato la freccia con largo anticipo e come il centauro stesse superando diverse auto, invadendo anche la corsia opposta, come emerso anche dal punto d’impatto con la macchina, avvento per l’appunto nella corsia contraria e nella parte posteriore del mezzo che aveva quasi ultimato la manovra di svolta ed era ormai entrata quasi per intero nell’area di servizio. Anche al conducente del ciclomotore, dunque, è stato ascritto un comportamento imprudente avendo sorpassato oltre la striscia continua e quindi nella corsia di marcia opposta diversi autoveicoli. Salomonicamente, pertanto, il tribunale ha posto a carico di entrambi i conducenti una pari responsabilità nella causazione del sinistro: è stata accolta la richiesta di risarcimento del danneggiato, ma solo nella misura del 50%. Laureato in Lettere, giornalista dal 2001, ho collaborato con varie testate, in particolare con “Il Gazzettino”, e lavorato per 15 anni in Camera di Commercio a Venezia come capo ufficio stampa. Metto al servizio le mie professionalità di Studio3A e di tutti i suoi assistiti come responsabile dell’ufficio relazioni esterne.Automobilista responsabile per aver svoltato a sinistra con linea continua
Sorpasso imprudente del motociclista
Il concorso di colpa paritario