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Dopo quasi due anni, il primo disegno di legge sulla concorrenza si avvia a diventare legge. Il Senato ha approvato il testo, blindato dalla fiducia del Governo (con 158 voti a favore, 110 no e un astenuto), che ora passa alla Camera per il sì definitivo: sì che dovrebbe arrivare a breve e senza cambiamenti (con una nuova fiducia), nonostante le polemiche delle opposizioni.

A partire dalla Rc Auto, alle farmacie, passando per le bollette, le telecomunicazioni e i professionisti, il Ddl concorrenza è una sorta di “calderone” che introduce svariate novità che, nelle intenzioni dell’esecutivo, dovranno rendere più competitivo il mercato ed il Paese.

Per i danneggiati, tuttavia, non si prospettano novità positive, non a caso si è parlato di provvedimento filo-assicurazioni. Il relativo capitolo del Ddl Concorrenza prevede sconti sulla polizza Rc auto per gli automobilisti che accetteranno determinate condizioni. Ossia, in primis: l’installazione della scatola nera (con spese però a carico della compagnia di assicurazione); l’ispezione del veicolo; la presenza di un congegno che impedisca l’avvio del motore se rileva un elevato tasso alcolemico. A definire i criteri per la determinazione degli sconti sarà l’Ivass.

Fin qui bene. Ha destato invece non poche perplessità l’obbligo di indicare necessariamente i testimoni dei sinistri all’atto della richiesta di risarcimento all’assicurazione, una delle misure previste dal Ddl per limitare il fenomeno dei “testimoni di comodo” e le frodi assicurative.


Ma le preoccupazioni maggiori riguardano il danno biologico: le modifiche al codice delle assicurazioni, che tante polemiche hanno scatenato, prevedono di fatto che lo stesso “assorba” il danno morale. Non solo. Sono previsti anche maggiori limiti per la personalizzazione del risarcimento, che potrà essere aumentato dal giudice solo in determinati casi e al massimo del 30%.

Scritto da:

Dott. Nicola De Rossi

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