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Chi ha tolto il tagliando dell’assicurazione dal cruscotto della macchina, meglio che ci ripensi. Le segnalazioni arrivano dall’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (Ivass). Si sa che la legge ha tolto l’obbligatorietà di esporre il tagliando, anche se a bordo si devono tenere tutti i documenti previsti (articolo 180 del Codice della strada), ma come spesso capita in Italia, la riforma presenta dei punti oscuri. Uno di questi è la banca dati ministeriale non ancora del tutto aggiornata. Risultato? Alcuni conducenti si sono visti sequestrare il veicolo sulla base delle risultanze del Portale dell’Automobilista, patrocinato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, nel caso in cui quest’ultimo restituisca una notizia attestante l’assenza della copertura. Questo perché la banca dati non è sempre aggiornata in modo tempestivo. Dunque il cartaceo va incrociato proprio con il Portale dell’Automobilista per evitare problemi provocate dal mancato aggiornamento del programma. “Al fine di addivenire a comportamenti omogenei da parte delle Autorità pubbliche e per evitare inutili contenziosi con gli automobilisti – scrive Ivass, tra gli altri, ai Ministeri dell’Interno, delle Infrastrutture e Trasporti, dello Sviluppo Economico – si richiama l’opportunità di articolare i controlli secondo lo schema operativo insito nelle disposizioni vigenti, a partire dalla verifica del possesso a bordo del veicolo della documentazione prevista dalla legge (Certificato di assicurazione). Qualora la documentazione esibita non sia suffragata dalla corrispondente annotazione presente nel portale dell’Automobilista, prima di procedere al sequestro del veicolo è opportuno invitare il proprietario del veicolo a fornire prova dell’esistenza della polizza. Solo all’esito della verifica presso la Compagnia intestataria del contratto esibito, procedere al sequestro del veicolo ove non risulti coperto da assicurazione. In considerazione del generale principio di prevalenza delle risultanze cartacee rispetto a quelle della banca dati, la verifica della documentazione appare essere il momento centrale dell’accertamento anche al fine di evitare l’inutile aggravio del carico di lavoro per l’annullamento dei verbali di sequestro nei casi in cui si dimostra sussistere la copertura assicurativa”.

Scritto da:

Dott. Nicola De Rossi

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